Dichiarazione di Nikolaj Khramov, coordinatore del Partito Radicale Transnazionale per la Russia, Segretario dell'Associazione Radicale Antimilitarista
Mosca, il 31 dicembre 1999
"L'importanza di Elzin per la storia del nostro paese e' enorme. E' lui che dobbiamo ringraziare per il definitivo irrevocabile rovesciamento del regime totalitario nell'agosto del 1991 e del potere sovietico nel 1993. In gran parte e' lui che dobbiamo ringraziare per il fatto che ora noi tutti viviamo - nonostante tutto quello contro cui lottiamo e cui opponiamo resistenza - in una Russia libera e democratica. A lui sono legati gli ultimi dieci anni della nostra vita. Eugenija Al'baz ha ragione: per noi, la generazione dei trentenni e dei quarantenni, sono stati i migliori dieci anni della nostra vita. Grazie, Boris Nikolaevic, grazie di tutto!
Quanto alle ragioni delle dimissioni di oggi, a mio parere, sono del tutto evidenti: l'obiettivo e' quello di approfittarsi delle popolarita' di Putin, dimostratasi il 19 dicembre scorso, e, senza aspettare fino a giugno, spostare le elezioni almeno tre mesi in avanti. Cio' vuol dire che il Presidente e il suo seguito cominciano a vedere quello che cominciano a vedere tutti: l'opinione pubblica russa sta per voltarsi contro la guerra in Cecenia. I tamburelli dei monaci buddisti che suonavano ieri davanti al Ministero delle Difesa alla nostra manifestazione contro la guerra con piu' di cento partecipanti - esattamente come cinque anni fa - simboleggiano il deja' vu politico sempre piu' definitivo.
Dipende da Vladimir Putin quale Russia entrera' fra un anno nel Terzo millennio. Fermare la guerra in Cecenia immediatamente, cominciare senza indugio le riforme radicali liberali e di liberazione nell'economia, nella politica, nella sfera sociale, istituzionale e militare (abolizione della schiavitu' della leva!) - ecco cosa aspettano da Putin i partigiani della liberta' nel nostro paese; la nostra posizione alle elezioni nel prossimo marzo dipendera' dal fatto se Putin riuscira' o meno a dimostrare la sua disponibilita' di corrispondere alle nostre speranze".