-se questa iniziativa fosse da considerare demagogica lo dovrebbero essere anche le nostre petizioni sulla droga o sul finanziamento dei partiti poiche' data la nostra assenza quasi totale dalle istituzioni sara' difficile far considerare per piu' di due minuti le firme che un giorno consegneremo a chi di dovere a meno che non fossero centinaia di migliaia, ma questo varrebbe anche se in una citta' votassero a questo pseudo referendum un congruo numero di persone .-chi controlla chi ? mi e' stato detto ma anche nelle petizioni non c'e' l'autentica della firma
-le petizioni hanno anche il fine importantissimo di avvicinare i cittadini disinformati informarli, chiedere contributi ed avere visibilita'.il referendum avrebbe il vantaggio di poter dialogare e avvicinare quei cittadini che voterebbero no e di mettergli una pulce nell'orecchio oltre che di poter magari scroccare un contributo aggiuntivo da chi non te lo avrebbe mai dato altrimenti.faccio notare che se mi si obietta l'inutilita' di dibattere con un cittadino proibizionista poi non si puo' chiedere agli anti di contribuire per far si che compaiano delle pagine informative sui giornali piu' importanti, perche' queste dovranno essere indirizzate proprio a chi non e' d' accordo con noi a chi non e' informato e naturalmente a chi a suo tempo ha firmato ma lo ha dimenticato.
cinfine come recita il volantino di torino,l'importante non e' contare i favorevoli e i contrari per questo c'e' gia' il referendum,ma e' invece utile capire perche' si e' d'accordo o meno con la legalizzazione
praticamente lo stesso dibattito che da alcuni giorni si sta svolgendo all'interno della conferenza centro-desta.
conoscere per deliberare no?
detto questo per il tavolo di fine settimana io e i miei compagni saremo allineati alla linea toscana con la sua brava petizione in solidarieta' a pannella.
aggiungo solo che come molte delle iniziative che si prendono le primarie della lega del pds o i voti per il governo della padania danno un segnale politico e spingono le persone ad avvicinarsi per capire cos e' sta cosa.(cfr referendum da strada)