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Conferenza Arpa
Donvito Vincenzo - 4 dicembre 1996
DROGANEWS N.28 - settimana dal 28 Novembre al 4 Dicembre 1996

COLOMBIA/ITALIA

Era il cartello di Cali' l'organizzazione di trafficanti di stupefacenti con la quale avevano legami le imprese colombiane che a loro volta commerciavano con aziende straniere, tra queste alcune italiane: lo scrive la stampa colombiana che pubblica con rilievo la notizia e sostiene che presumibilmente parte delle imprese colombiane coinvolte appartengono al cartello dei baroni della droga. Le imprese straniere sarebbero 104, tra cui le italiane Ima di Bologna, Respar, Amsa, Ims e Viani tutte di Milano, e la Tecnomaco di Roma. Il sospetto di riciclaggio di denaro sporco nasce dal fatto che alcuni beni sarebbero pagati meno rispetto al prezzo di mercato. (CORSERA, IL GIORNALE, IL MESSAGGERO, IL SOLE 24ORE, LA REPUBBLICA 01/12)

ITALIA

Sei italiani su dieci contrari allo "spinello libero". E' quanto emerge da un sondaggio condotto da Datamedia sulla proposta del segretario del Pds per liberalizzare le droghe leggere. (IL MESSAGGERO, IL GIORNALE 30/11)

U.S.A.

I bandidos che passano la frontiera tra Usa e Mexico, non vanno solo a fare razzie di beni, ma oggi sono essenzialmente trafficanti di droga. Gli Stati confinanti con il Messico hanno la piu' alta percentuale di riciclaggio di denaro sporco rispetto a tutto il resto degli Usa. Enorme la mobilitazione dell'Amministrazione federale. (CORSERA, 01/12)

ITALIA

I Club Pannella si mobilitano sul caso degli italiani condannati all'ergastolo nelle Maldive per il possesso di quattro semi di canapa indiana. Oltre a confermare la sua intenzione di recarsi nelle Maldive per compiere un atto di disobbedienza civile, il leader radicale ha invitato al boicottaggio del turismo verso le isole maldiviane. (IL MESSAGGERO, 03/12)

COLOMBIA

Il generale Manuel Jose' Bonett, ispettore delle forze armate colombiane, ha denunciato la presenza in Spagna e Germania di colombiani che vengono pagati dai narcotrafficanti al fine di infangare l'immagine dell'esercito, facendo passare la notizia di un presunto golpe militare per ristabilire l'ordine messo in forse dalla guerriglia. (EL PAIS, 27/11)

NICARAGUA

Mentre si analizza il come e perche' la Cia avrebbe raccolto fondi per i contras nicaraguensi, vendendo crack nei quartieri poveri nordamericani, grazie alle rivelazioni fatte dal quotidiano californiano San Jose' Mercury News, i leader contras fanno sapere di essere all'oscuro di questo tipo di aiuto che la Cia avrebbe fornito alla loro causa. (EL PAIS 28/11, 01/12)

GERMANIA

Si apre a Castrop un'incredibile fiera dedicata alla "cannabis indica". Che si puo' usare per fare cuscini, tagliatelle, oli afrodisiaci, ma mai e poi mai fumare. Intanto pero' decolla il "cannabusiness". E fra i pioneri sbuca un italiano, stomaco forte e marchio depositato in Svizzera. (IL MESSAGGERO, IL GIORNALE 01/12, LIBERATION 02/12)

BRASILE

Il Presidente del Brasile, in un pubblico intervento durante una cerimonia, ha fatto sapere di avere intenzione di utilizzare le forze armate nella lotta al narcotraffico in Amazzonia. I capi dell'esercito, invocando la "forza contaminante" dei narcotrafficanti, si mostrano invece reticenti a impegnarsi in operazioni di repressione che dovrebbero essere compito della polizia federale. (LE MONDE, 28/11)

GRAN BRETAGNA

Il numero di sequestri di droghe, lo scorso anno e' aumentato del 6%, attestandosi a 115.000, pur essendo una cifra inferiore a quella del 1992. La ricerca del ministero degli Interni fa sapere che l'80% riguardano la cannabis, e il 13% anfetamine. Queste ultime sono cresciute del 19%, mentre la cannabis ha fatto registrare un aumento del solo 3%. (FINANCIAL TIMES 03/12)

ITALIA

Dopo due giorni di sciopero degli studenti, il preside di un Istituto Tecnico di Pescara e' riuscito a convincere i ragazzi a portare addosso un cartellino di riconoscimento all'interno della scuola. I 1500 studenti si sono lasciati convincere: secondo il preside i cartellini non sono da considerare una sorta di schedatura di carattere poliziesco, ma un mezzo pratico per evitare l'intrusione di estranei, soprattutto di spacciatori di droga. E ricorda l'episodio recente di spacciatori bloccati proprio davanti alla scuola. Cosi' la grande maggioranza dei ragazzi si č presentata all'ingresso dell'istituto munita dei cartellini, e anche i genitori si sono detti favorevoli all'iniziativa. Ma il dibattito e' aperto, si teme una limitazione della liberta' personale degli studenti. (CORSERA, LA STAMPA 28/11, LA REPUBBLICA 03/12)

FRANCIA

Il collegio di Hem, a Lille, e' stato scelto per illustrare la mobilitazione governativa contro le tossicodipendenze. Vi si e' recato il primo ministro, Alain Juppe', "per verificare l'efficacia del piano di prevenzione e repressione avviato nel '93, e per aggiungere questa esperienza nel mondo dei giovani alla elaborazione in corso di un nuovo piano triennale contro la droga". La repressione resta l'asse centrale della politica del governo in materia, mentre i programmi di sostituzione dell'eroina con il metadone hanno ricevuto il pieno appoggio di Juppe'. La depenalizzazione del consumo č assolutamente fuori della portata del governo; Juppe' ha dichiarato che gli esempi dell'estero non l'hanno affatto convinto. Di tutt'altro parere il presidente dell'Associazione degli operatori sulla tossicomania, Gerard Tonnelet, per il quale la penalizzazione del semplice consumatore di sostanze stupefacenti č antidiluviana (LE FIGARO, LIBERATION 03/12)

ITALIA

Il dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere da un certo punto di vista puo' essere considerato sterile, poiche' continua a strutturarsi come 20 anni fa, mentre nel frattempo e' cambiato tutto: i tipi di sostanze in circolazione, con l'invasione delle droghe sintetiche, le modalita' di acquisto e fruizione, l'apparato legislativo e infine l'atteggiamento del consumatore, visto che pillole devastanti si buttano giu' come analgesici. Le proposte di legalizzazione dimostrerebbero dunque una grave arretratezza culturale: con un mercato delle droghe sintetiche oggi cosi' dinamico, si crede davvero di "contenere il danno" legalizzando il fumo? Ma il dibattito ferve. L'ex presidente della repubblica Cossiga lancia un appello per il "no" alla legalizzazione, il politologo Galli Della Loggia dichiara di non stare ne' di qua ne' di la' poiche' si tratterebbe di falsi schieramenti, il figlio di Muccioli ribadisce la sua assoluta contrarieta' alla droga libera, e un film come "Trainspotting" e' visto da alcu

ni come una prova del fallimento della persecuzione dei consumatori, da altri come la prova che i giovani vengono sempre usati come cavie (IL GIORNALE 01/12, CORSERA 28/11, 02-04/12, L'ESPRESSO 05/12)

U.S.A.

Secondo un ex direttore del White House Office of Drug Control Policy, Barry R. McCaffrey, la produzione mondiale di oppio č aumentata drammaticamente negli ultimi anni, e sta causando un aumento delle tossicodipendenze da eroina. Dall'88 a oggi la produzione di oppio (che avviene per la maggior parte nel "triangolo d'oro" tra Birmania, Thailandia e Laos) e' duplicata ed e' attualmente di 4000 tonnellate all'anno. Per produrre una tonnellata di eroina ne occorrono 10 di oppio. Questa produzione massiva necessita della creazione di un mercato, e cio' spiega l'aggressivita' dei trafficanti che stanno spingendo il consumo di eroina in Europa e Usa. Gli eroinomani in Usa sono attualmente 600000, solo il 2% del totale mondiale, ma si nota una tendenza all'aumento, soprattutto tra i giovanissimi (INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE 29/11)

GRAN BRETAGNA

Un sondaggio del Sunday Times condotto su 45 giudici tra i piu' importanti, ha permesso di stabilire che 16 di essi sono in principio favorevoli alla depenalizzazione del possesso di droghe leggere. La posizione e' stata motivata con il fatto che le leggere non danno dipendenza fisica e che vi e' scarsa evidenza del fatto che esse portino al consumo delle droghe pesanti, e che anzi questo viene facilitato dalla commistione dei due mercati nell'illegalita' (THE TIMES 01/12)

SUDAFRICA

Cinque anni fa in Sudafrica eroina e cocaina erano praticamente assenti. Poi, in seguito all'allentamento del controllo sociale imposto dall'apartheid, e' nato un mercato propizio ai trafficanti. I sudafricani consumano da secoli la marijuana -localmente chiamata dagga- che viene tradizionalmente coltivata e fumata in molte aree rurali nere. Secondo gli esperti si tratta di una pianta che ha una concentrazione di cannabinolo particolarmente alta, il che la rende appetibile per i compratori Usa, europei e indiani, ma il problema principale al momento e' l'afflusso nel Paese di grosse quantita' di cocaina -e quindi di crack. Quattro anni fa i dati della polizia parlavano di 11 tonnellate all'anno sequestrate; quest'anno le tonnellate sono diventate 220, molte delle quali in forma di crack. Parallelamente e' aumentato il tasso di criminalita' (TIME, 09/12)

UNIONE EUROPEA

I ministri della Giustizia dei 15 sono giunti a un compromesso per rafforzare la lotta contro il traffico di droga e le tossicomanie. L'accordo, raggiunto dopo una discussione tra la Francia e i Paesi Bassi e quindi approvato dagli altri Stati membri, non comporta l'obbligo per l'Olanda di modificare la propria politica liberale in materia di vendita delle droghe leggere; in pratica, i coffe shop non verranno chiusi. L'Olanda rimane comunque sotto pressione, particolarmente francese, affinche' si avvi verso una restrizione della vendita. Tra le azioni decise c'č l'armonizzazione delle legislazioni nazionali in materia di droga (NEUE ZUERCHER ZEITUNG 28/11, FINANCIAL TIMES 28/11, 01/12, INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE 29/11, LE MONDE 02/12)

 
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