GERMANIA
Quest'anno il numero di morti per droga e' ancora cresciuto: fino a tutto novembre si sono registrati 1.470 decessi, cifra che corrisponde a un aumento dell'11% rispetto all'anno scorso. Vi e' stato inoltre un incremento, sempre dell'11%, nel numero dei nuovi consumatori di droghe pesanti: 13.800 in totale. E tra questi, un balzo del 68% di consumatori di droghe sintetiche come Lsd, amfetamine ed ecstasy; per l'eroina l'incremento dei nuovi consumatori è stato dell'1%. I dati sono stati forniti dal Segretario di Stato, Eduard Lintner. (SUEDDEUTSCHE ZEITUNG, 19/12/1996)
SVIZZERA
Il Consiglio Federale si ritiene confortato nella sua impostazione di politica in materia di droga orientata sui quattro pilastri: prevenzione, terapia, supporto alla sopravvivenza, repressione. Dopo il rapporto Schild, che tra l'altro suggerisce la depenalizzazione del consumo, il Consiglio Federale ora e' in attesa del risultato della votazione popolare sull'iniziativa proibizionista "Gioventu' senza droghe", che si terra' nel secondo semestre del 1997. (NEUE ZUERCHER ZEITUNG, 19/12/1996)
SVIZZERA
Le statistiche della polizia parlano di 350 - 400 morti per droga all'anno. In realta' il fenomeno e' piu' vasto. Alle cifre fornite dalla polizia, occorre aggiungere i decessi che hanno un'origine certa, anche se indiretta, nell'assunzione di droghe: morte per Aids, epatite, infezioni batteriche. Solo in questo modo si ha il quadro completo della situazione: in Svizzera si registrano 750 - 1.000 casi l'anno, cio' che fa della droga la causa di morte piu' rilevante nella fascia media di eta'. (NEUE ZUERCHER ZEITUNG, 19/12/1996)
SVIZZERA
Il secondo rapporto dell'universita' di Losanna che ha valutato la politica federale sulla droga e' abbastanza lusinghiero per il Governo, ma esprime riserve sul lato della prevenzione. Alcuni dati positivi contenuti nella relazione: dal 1991 il numero dei consumatori di droghe pesanti si e' stabilizzato intorno ai 30.000; la distribuzione di siringhe sterili ha frenato la diffusione dell'Hiv senza avere incentivato un maggiore consumo di droghe pesanti; positive le sperimentazioni in campo terapeutico. L'aspetto negativo e' invece il crescente consumo di sostanze stupefacenti da parte dei giovanissimi: se nel 1986 era l'11% dei 15-16enni ad assumere hashish, nel 1994 la percentuale e' salita al 23%. La conclusione: la situazione attuale puo' essere definita in "equilibrio labile". (NEUE ZUERCHER ZEITUNG, 20/12/1996)
ITALIA
Dopo Torino anche Genova e' favorevole a progetti di sperimentazione controllata di eroina. Il Consiglio comunale del capoluogo ligure ha approvato a maggioranza una mozione, presentata dal consigliere della Lista Pannella, Roberto Quaglia, con la quale si chiede fra l'altro al Governo e al Parlamento di promuovere "la costituzione di una consulta dei sindaci e delle amministrazioni locali che intendono richiedere le opportune autorizzazioni per l'avvio dei primi progetti pilota per la somminiztrazione controllata di eroina e di altri stupefacenti". A favore hanno votato Pds,Verdi e Rifondazione comunista. Contrari Partito popolare, An, Lega Nord. (CORSERA, 20/12/1996)
ITALIA
Gruppo Abele, 30 anni in prima linea. Una creatura che e' sempre stata controcorrente. Nel 1966 a Torino quest'esperienza nasce sotto il segno del disagio, per aiutare i primi tossicodipendenti e gli sbandati. I primi passi, le varie attivita', la struttura attuale, la figura del suo fondatore -Don Luigi Ciotti. (LA STAMPA, 20/12/1996)
MALDIVE
Il presidente della Repubblica delle Maldive ha rifiutato di concedere la grazia a Davide Grasso e Stefano Ghio, i due torinesi condannati al carcere a vita dopo essere stati trovati in possesso rispettivamente di mezzo grammo di hashish e di quattro semi di cannabis. L'altro giorno, cento deputati di tutti i gruppi parlamentari, prima firmataria Tiziana Maiolo, hanno sottoscritto una interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio, al ministro degli Esteri e a quello di Grazia e Giustizia, sollecitando un'iniziativa del Governo per il rilascio dei due uomini. Sulla questione e' intervenuto anche il portavoce dei Verdi, Luigi Manconi: "Il Governo deve continuare a forzare tutte le strade diplomatiche, a tentare tutte le soluzioni possibili. Perche' una volta almeno la giustizia possa sconfiggere tutti gli scetticismi". (IL MESSAGGERO, 20/12/1996)
EGITTO
Operazione "Lahav": per una ventina d'anni e' stata l'arma segreta di Israele contro l'Egitto. In altre parole, hashish: dai primi anni '60 alla meta' degli '80, ufficiali dell'esercito ebraico furono incaricati di convogliare clandestinamente la droga, di provenienza libanese, nel Paese nemico; qui era venduta a basso prezzo a trafficanti locali che poi la spacciavano ai soldati del Cairo, rendendoli in sostanza incapaci di combattere. E' la rivelazione fatta da otto graduati dell'esercito israeliano coinvolti nell'operazione "Lahav" (traducibile in "lama"), ad un giornale britannico (CORSERA, 23/12/1996)
MAROCCO
Le montagne del Rif nel verde nord marocchino sono coltivate a "kif", la pianta da cui si produce l'hashis. L'intera economia della regione - 150 chilometri costellato da piccoli villaggi- ruota intorno al kif. La coltura e' legale; trasporto e commercio no. Ma cio' non toglie che il traffico di hasish imperversi. Un ettaro coltivato a kif rende almeno dieci volte di piu' rispetto al grano o all'orzo. E questo solo per la materia prima, la semplice foglia. Si calcola che in Marocco 74mila ettari siano coltivati a cannabis nel Rif marocchino e che 5 milioni di persone vivano, direttamente o indirettamente su quest'industria. Re Hassan dice stop alla coltivazione di cannabis. Ma la guerra al narcotraffico s'intreccia con lo scontro per la successione. (CORSERA, 23/12/1996)
ITALIA
Lungo ed evidente articolo sul personaggio Marco Pannella. Con il titolo "Quando siete a Roma non fate come Marco Pannella, potrebbe essere illegale", si sottolineano le azioni di disobbedienza civile che il leader radicale ha compiuto nei confronti dell'attuale legislazione sulle droghe, su cui Pannella ha una serie di processi pendenti. (THE WALL STREET JOURNAL, 18/12)
MESSICO
Guillermo Gonzales Calderoni, ex comandante della polizia, si è tenuto i suoi segreti per 10 anni ma ora ha deciso di parlare. Dopo 4 anni di esilio in Texas, Gozales, che è stato costretto a lasciare il Messico in seguito alle accuse di corruzione e torture verso i carcerati, è forse il primo alto ufficiale in grado di rendere di dominio pubblico le vicende legate all'effetto corrosivo dei profitti miliardari che si sono riversati in America Latina grazie al narcotraffico. In due giorni di interviste ha rivelato che un grosso trafficante di droga messicano gli aveva detto di aver pagato profumatamente Raul Salinas durante la presidenza di suo fratello, Carlos. Ha inoltre rivelato di aver messo sotto controllo i telefoni del concorrente alla presidenza di Salinas, in seguito alla richiesta di quest'ultimo; che il Messico ha messo ha segno alcuni importanti arresti di trafficanti per ottenere dagli Usa una certificazione dei suoi sforzi nella lotta anti-droga; di essere rimasto vittima di false accuse, do
po che aveva iniziato a svelare gli alti livelli di corruzione nella polizia messicana. (INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE 24/12)
COLOMBIA
Dopo anni di traffico miliardario rivolto verso il resto del mondo, la tossicodipendenza da eroina torna ad essere un problema serio in Colombia. Lungamente ignorato, il consumo di eroina prodotta localmente, purissima, ha raggiunto un livello che viene definito come un gavissimo problema di salute pubblica. Nei giorni scorsi si è svolta la prima conferenza sul tema, finanziata al Governo. Si stima che siano 6000 i colombiani dipendenti dall'eroina, cifra che sarebbe in aumento; inizialmente problema limitato alle classi più ricche, l'eroinodipendenza ha ora raggiunto gli strati poveri della popolazione. (FINANCIAL TIMES 18/12)
OLANDA
Il presidente olandese Kok ha lodato l'atteggiamento del presidente belga Dehaene rispetto alla politica sulla droga. Domenica scorsa, parlando da una radio olandese, Dehaene ha sollecitato un incontro tra Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo e Olanda per concordare una più efficace lotta al traffico di stupefacenti. In pratica, un'elaborazione concreta del documento stipulato durante il recente vertice comunitario di Dublino. L'incontro, che era programmato già per la primavera scorsa, non ha mai avuto luogo a causa della rigidita' francese; ma dopo il vertice di Dublino il rapporto tra Olanda e Francia sono meno tesi. Di qui l'auspicio dei belgi perché la riunione abbia luogo presto, gia' a gennaio. (FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG, 24/12/1996)