BIRMANIA
Il processo all'eroina, di cui la Birmania e' il maggiore produttore mondiale, potrebbe condurre nel 1997 all'accusa di violazione dei diritti umani. L'esercito birmano ha ripreso il potere nel 1988 e da allora e' sospettato di incassare in forma diretta o indiretta i proventi del fiorente traffico di oppiacei. La produzione d'oppio birmano e' infatti raddoppiata dal 1988, e il raccolto 1996-1997 si preannuncia superiore ai precedenti. Washington parla ormai apertamente di un legame tra lotta alla droga e ritorno a uno Stato di diritto a Rangoon. (LE MONDE, 03/01/1997)
COLOMBIA
Il Governo colombiano vuole espropriare 5 milioni di ettari di terreno produttivo, attualmente di proprieta' dei narcotrafficanti, i quali detengono un quarto del territorio agricolo complessivo. Uno studio del politologo Alejandro Reyes dell'Universita' di Bogota' rileva che in alcune amministrazioni colombiane la narcomafia esercita un potere economico preminente. La nuova legge di Samper contempla, oltre all'esproprio, anche norme per perseguire reati fiscali e atti di terrorismo, ma i suoi critici dubitano dell'efficacia dei provvedimenti previsti e citano le inadempienze precedenti. (NEUE ZUERCHER ZEITUNG, 03/01/1997)
GERMANIA
Nel 1996, dopo quattro anni di sostanziale stabilita', il numero dei morti per droga e' nuovamente aumentato. Lo rileva un'indagine dell'agenzia di stampa AP, che ha interpellato le singole Regioni. Il numero complessivo e' di 1558 morti, come nel 1995, ma mancano ancora i dati di dicembre. La situazione varia da un Land all'altro: Hessen, ad esempio, ha registrato una diminuzione considerevole mentre Berlino è passato da 93 a 162 casi. Tutte le Regioni confermano la crescita progressiva del consumo di Ecstasy. (SUEDDEUTSCHE ZEITUNG, 04/01/1997)
USA
Ferve il dibattito sui rischi della marihuana, in seguito al referendum californiano favorevole alla sua legalizzazione per scopi terapeutici. Un servizio del giornale parigino sulla contrapposizione tra la lobby ferocemente determinata a sradicare "l'erba del diavolo" e chi ritiene che la canapa indiana sia la panacea. Il professor Donald Tashkin, studioso degli effetti della marihuana sulle malattie polmonari, sostiene che la marihuana non sia stata sufficientemente studiata, e che si dovrebbe invece poter mettere a confronto rischi e benefici. Egli ricorda inolte che ogni anno ci sono statunitensi che muoiono a causa dell'aspirina. (LE MONDE, 07/01/1997)
ITALIA
Stop all'Urod. La Commissione unica del farmaco, dopo aver esaminato i risultati ottenuti all'ospedale San Raffaele di Milano, col trattamento sui primi 100 tossicodipendenti, ha deciso che il metodo di detossificazione rapida da oppiacei deve cessare. Motivo: la documentazione scientifica presentata non pare sufficiente, ne' convincente. Secondo il verdetto del Cuf, manca la verifica scientifica dei risultati. Il lavaggio dei ricettori chimici del cervello non sembra inoltre risolvere, nella maggior parte dei casi, il malessere più profondo di chi si buca, e nonostante la rapida disintossicazione e' facile ricadere nell'eroina. L'Urod sembra così essere soprattutto una grossa operazione commerciale. (CORSERA, IL GIORNALE, IL MESSAGGERO, LA REPUBBLICA, LA STAMPA 04/01/97)
MALDIVE
Continua l'azione delle autorita' italiane per ottenere una sollecita soluzione del caso dei due italiani, Grasso e Ghio, condannati all'ergastolo per minime quantita' di hashish. Il sottosegretario agli Esteri ha comunicato che e' stata disposta la partenza di una delegazione ministeriale per le Maldive, che portera' alle autorita' locali un messaggio del presidente del Consiglio, Prodi, intensifichera' i contatti a avviera' il negoziato per la realizzazione dell'accordo per il trasferimentro dei due detenuti condannati all'ergastolo. L'ambasciatore italiano nelle isole, Italo Di Muccio, ha dichiarato che "le speranze dei due di poter rientrare in Italia sono legate alla firma di un contratto (proposto dal Governo italiano). (IL GIORNALE 06-08/01/97)
ITALIA
Alcuni chiarimenti in tema di legalizzazione. Nell'immaginazione di molti, l'attuale regime di proibizione delle droghe e' una specie di cappa etica e istituzionale imposta dagli Stati Uniti al resto del mondo; un atto di imperialismo morale, nutrito di intransigenza puritana e reazionaria contro la diversita' incarnata dal tossicomane, e sorretto dagli interessi di potere delle agenzie che gestiscono la repressione del traffico. In realta' questa concezione sarebbe una caricatura ingiusta e faziosa. Essa stravolge un assetto normativo che e' nato ai primi del '900 da una matrice esattamente opposta, e cioe' da un movimento di promozione della dignita' e della liberta' dell'uomo iniziato, a sua volta, due secoli fa. E' strettamente intrecciato con la lotta contro lo schiavismo, contro il traffico delle donne e contro il commercio delle armi da guerra. Una verita' storica che dovrebbe essere ricordata anche nei dibattiti di oggi (IL MESSAGGERO 03/01/97)
OLANDA
Nella lite tra Francia e Olanda, causata dalla tolleranza olandese in materia di droga, il Belgio ha provato a porsi come mediatore ma il primo ministro belga, Dehaene, ha dovuto arrendersi di fronte all'ostinazione della Francia che avrebbe un comportamento troppo aggressivo nei confronti dell'Olanda e "totalmente sbagliato". Non sembra esservi soluzione di continuita' tra la visione di Chirac (secondo cui l'Olanda promuove di fatto il narcoturismo) e quella olandese (per cui la libera vendita delle droghe leggere protegge i consumatori dal contatto con gli spacciatori di sostanze pesanti) (FINANCIAL TIMES 03/01/97)
CARAIBI
Un tempo la parola che gli americani usavano per indicare i piccoli Paesi vicini, a Sud, era "comunismo". Oggi questa parola e' diventata "droga": la Giamaica e le Barbados sono sotto pressione degli Usa oggi, non a causa del rischio comunismo ma a causa del rischio droga. I due Paesi sono infatti gli unici due di lingua inglese nei Caraibi a non aver firmato l'accordo che permetterebbe agli americani di solcare i cieli e i mari della Giamaica e delle Barbados a caccia dei trafficanti. Un accordo che gli americani sperano comunque di ottenere nel corso del '97 (THE ECONOMIST 04/01/97)
GRAN BRETAGNA
Uno studio governativo indica che i più forti consumatori di droghe illegali sono professionisti che abitano nelle città più importanti del Paese e nelle aree urbane. Il fenomeno del consumo di droga tra i ceti medi e medio alti sarebbe cosi' esteso da comprendere anche le persone che sono solite frequentare le chiese. Il consumo piu' alto, nel gruppo di eta' compresa tra i 19 e 59 anni, e' stato rilevato tra professionisti che dispongono di un reddito superiore alle 30000 lst all'anno. (THE TIMES 06/01/97)