La protesta di Arezzo ha generato un' informazione a valanga del valore, in termini di soldi/spazio giornali e tv, pari a tranquillamente un miliardo, una cifra che comunque vincenzo sapra' meglio di tutti quantificare.

Roma non ha avuto voce in capitolo. Questo cosa dimostra?

Ho in mente, come molti di voi, la bega di sabato scorso tra la Bernardini e il Tronci, dove la prima rivendicava, forse a ragione, la democraticita' all'interno del movimento, mentre il secondo lamentava, forse a ragione, l'invadenza romana.

Flash-back.

A cena, ad Arezzo, di ritorno dall'Adriano, lamentavo un' insofferenza per il gusto auto-celebrativo dei radicali quando diventano etnia: ovvero mi lamentavo del fatto che quando 10,100, 1000 radicali si riuniscono, elogiandosi tra di loro o enfatizzando il loro presunto eroismo, rinunciano a coinvolgere, ma anzi spesso allontanano, i possibili 11 , 101 , 1001 .

Risposta della Donatella (e dico la Donatella, mica una fessa) : "eh beh, gli altri partiti che fanno?". Appunto.

Questi due pensieri, cioe' l'invadenza romana e il problema di farci vedere dagli altri (per non parlare dei costi pubblicitari) incidevano sul mio stato d'animo finche' una idea, nemmeno tanto geniale, come quella messa in pratica lunedi' ha risolto in un lampo tutti e due i problemi