vi ricordate che ci fu a firenze una riunione analoga in occasione della presenza di paolo vigevano, e che cosa produsse?niente di piu' di quello che ci sarebbe stato anche senza quella riunione.
insomma per farla breve, secondo me per raccogliere qualche risultato si dovrebbero gia' avere delle "proposte" referendarie da poter presentare ai vari industiali-commercianti- agricoltori, e chiedere di appoggiare quelle perche' divengano veri referendum.
un 'ukltima cosa.
se poi non siamo in grado di identificare, noi, una direzione di lavoro, delle idee per cui vogliamo batterci, allora mo, mi vviene il dubbio che il nostro comportamento sia tale, proponendo dei referendum , per la permanenza e visibilita' necessaria a noi per affermare di esistere.
se non sappiamo di gia', dove agire, rischiamo di divenire dei mercenari della politica, al servizio di chi offre qualcosa.
voglio dire, che succederebbe se gli industriali proponesserro a noi di raccogliere le firme per un referendum per allargare i sovvenzionamenti ad altri settori oltre le automobili?
ci darebbero 20-25 miliardi, siamo sicuri che rifiuterenmmo oppure riusciremmo a motivare la cosa come una provocazioen bla bla bla?
naturalmente sto estremizzando le mie perplessita"!