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Conferenza Arpa
Donvito Vincenzo - 4 marzo 1997
ancora su Firenze, ma non solo

un'altra difficolta' -creata ad arte dal centro romano- e' l'impossibilita' di usare gli indirizzari. Sono stati talmente spremuti, con telefonate a ripetizione che, quando anche telefoni solo per dire "guarda che c'e' la manif di Ginevra" ... prima ancora di farti parlare gia' ti dicono "abbiamo gia' dato, non abbiamo piu' soldi, per favore non telefonate piu' ..." e altre cose simpatiche dello stesso genere.

Si capisce quindi la difficolta' a reperire esseri umani sereni e tranquilli che possano anche solo dare una mano ad un tavolino o a fare qualche telefonata o a spedire non so che.

Ok, mi si dira': bisogna cercarsi le persone altrove. Va bene anche questo, ma la base su cui lavorare dove la trovo? Tra quelli che prendono il pullman a Roma o si iscrivono direttamente a Roma?

Eh, si'. La situazione e' questa, e mentre ci sono alcuni che credono che siano i donviti, o i russi, le impallazze, o le porette e le nibbi, e chi piu' ne abbia ne metta, ad impedire il grande sviluppo della capacita' di mobilitazione, confronto e inziativa, non si rendono conto che il mostro e' dentro di loro per due aspetti. Nell'accettare pedissequamente la logica rovinosa e organizzativamente calante della struttura romana (sempre piu' cupa e incapace di agire se non dietro gli stimoli di Pannella), e nel credere che il mondo intorno e' si un regime, ma, oh via, gli spazi ci sono.

Poi ci sarebbero anche quelli del piccolo potere. Non saprei quale potere, ma loro sono convinti che ci sia, e per cercarlo non guardano in faccia a nessuno. Anche qui storie di ordinaria miseria umana, ignorata e alimentata dal tipo di struttua che abbiamo.

E allora? Ci si stupisce ancora?

Altri sono i parametri di riferimento -come direbbe Pannella nelle sue performance quando cerca di attaccarsi agli specchi per giustificare alcune incongruenze.

Questi sono i momenti in cui converebbe mettersi a rileggere alcuni passaggi storici, per capire e intuire a posteriori. Ma anche qui sorge un dubbio: chi l'ha scritta questa storia che dovrei andare a rileggermi? E non parlo, ovviamente della storia radicale, semplicemente perche' non esiste, ma di quella piu' o meno ufficiale.

Nel rileggerla, occorrerebbe anche agire, perche', se si perde il filo si resta tanto indietro da non riscire piu' a trovare il bandolo della matassa. Oppure, perdendolo ci si ritrova quelli che in conf. movimento vengono chiamati gli "uomini volantino".

Sara' che la semplificazione dello scontro porta fino a questo? NOn credo. Gli uomini volantino ci sono sempre stati, ma si vedevano meno perche' c'erano livelli diversi di confronto, in cui il volantino era una componente, ma non l'unica come spesso accade oggi nel nostro movimento e partito. Poi, figurarsi se il volantino e' stipendiato per essere tale e gode delle carezze del capo.

Va be' sto andando a ruota libera. Sono curioso di sentire un po' di altre voci.

 
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