---------------------------------------------------------------Subject: incontri confederazioni prov.Firenze
CONFCOMMERCIO
hanno praticamente evitato di dirci che non erano interessati, e quindi sono tanto impegnati che non trovano mezz'ora per incontrarci
CONFAGRICOLTORI
fanno sapere, fanno sapere, fanno sapere, fanno sapere ....
UNIONE INDUSTRIALI
Ci siamo incontrati l'11 marzo, e siamo andati io e Roberto Rogai. Alla presenza del presidente Ginori Conti e, ben a meta' dell'incontro, del direttore di cui non ho afferrato il nome, abbiamo avuto un colloquio di un'oretta.
L'impressione e' che ci hanno ricevuto per due ragioni. Il fatto che alcune settimane prima il presidente avesse incontrato Emma Bonino in sede Ue con una delegazione confindustriale, occasione in cui Emma aveva ribadito il suo ritornello dell'incapacita' dell'Italia di usare i fondi Ue, legato alla conferma dell'impatto positivo che Emma riesce ad avere in queste occasioni. E il fatto che il presidente e' molto amico di una attiva militante radicale e pannelliana di Radda in Chianti (Si), Barbara Giuffrida.
Bla bla bla bla bla. Referendum qui e referendum la'. La loro convinzione che gli italiani siano imbecilli e quindi incapaci di votare nei referendum. Bla bla bla bla bla.
Sono una struttura piramidale senza autonomia decisionale locale, quindi se Fossa dice loro eseguono. Cio' che gli proponiamo e' una cosa nuova, che non hanno mai fatto e grosso modo non rientra nei loro compiti.
Secondo lui la Confindustria ha "appoggiato" i referendum pannelliani, che sono stati invece compromessi dalla presenza di quelli delle regioni. Atti tangibili di questo appoggio sarebbero: a) il fatto che in sede di riunione non so a quale livello, Fossa ha fatto circolare un documento con l'elenco dei nostri referendum b) il fatto che non ne hanno parlato male, come invece hanno fatto per quelli delle Regioni.
Ad una mia ripetuta richiesta -cambiando ogni volta l'argomento di approccio- sul rendersi ispiratori di qualche referendum (perche' noi da soli non possiamo farcela, in quanto un referendum arriva al voto dei cittadini grazie ad un gioco di rapporti di forza e non di norme piu' o meno rispettate, e la forza si acquisisce anche grazie ad un lavoro di lobbie prima, durante e dopo la raccolta delle firme), hanno bofonchiato schierandosi dietro la difficile comprensibilita' della materia economica per il volgo, e, rifacendosi a esperienze vissute direttamente in zona, hanno parlato dell'assurdita della doppia firma sui contratti (le clausole vessatorie che, nonostante le direttive Ue, sono rientrate dalla finestra), e di un certo articolo 19 di una legge del 1909 che impedisce la trasformazione di parte di un territorio demaniale in zona industriale.
Prospettive.
Ci siamo lasciati con il mio invito a far fruttare questo diverso approccio alla materia, a brevissima scadenza, nelle sedi in cui si possa decidere qualcosa.