<
rivolgono un comune appello a tutti gli elettori democratici perche' il 27 aprile si uniscano per battere lo schieramento delle sinistre, e per deliberare la continuita' del governo per Altopascio, democratico e liberale, fondata sugli stessi principi ispiratori delle grandi democrazie classiche che hanno assicurato non solamente ai propri popoli il massimo di giustizia e liberta', di pace e di benessere, di tolleranza e di progresso in questo secolo.
Il 27 aprile deve assumere il valore ed il carattere di un vero e proprio referendum popolare per scegliere fra la partitocrazia e la sua classe dirigente, e un nuovo governo, libero d'esser liberale, onesto e indipendente dagli interessi e dai potentati che sino ad oggi l'hanno dominata e la dominano in gran parte ancora.
Se gli elettori daranno la vittoria al candidato Maurizio Marchetti sostenuto anche dai Riformatori per Altopascio, Giunta e Consiglio - per quanto compete a ciascuno - saranno immediatamente impegnati ad assicurare il programma sottoscritto oltre a promuovere alcuni concreti obiettivi miranti alla creazione di un effettivo diritto internazionale, fondato sui diritti della persona, ed alla affermazione di democrazia e liberta' ovunque, attraverso campagne culturali sostenute e/o promosse nella nostra citta', come nel resto del mondo, quali:
- l'abolizione universale della pena di morte;
- l'istituzione del Tribunale Internazionale permanente;
- l'adozione di una lingua ausiliaria neutrale di comunicazione internazionale qual'e' l'Esperanto;
- la Libertà per il Tibet e la Democrazia per la Cina.
Solamente la vittoria del candidato Maurizio Marchetti e della sua lista nella quale noi ci ritroviamo quali alleati, puo' garantire a tutti, anche ai democratici ideologicamente simpatizzanti dell'Ulivo, che i loro voti non saranno nuovamente usati per costituire alleanze con coloro contro i quali avevano votato, con programmi radicalmente diversi da quelli auspicati.
La sconfitta della coalizione delle sinistre costituisce la condizione necessaria, anche se non ancora di per se sufficiente, per passare ad un regime democratico di alternative e di alternanze, di superamento dell'ideologia e delle pratiche partitocratiche e consociative.
F.to: Maurizio Marchetti
F.to: Marco Affatigato