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Conferenza Arpa
Donvito Vincenzo - 10 aprile 1997
Ai punti di riferimento in Toscana

Firenze, 10 aprile 1997

Vi invio il testo dell'appello lanciato dal Cora in occasione della Conferenza internazionale sulla riduzione del danno che si e' tenuta a Parigi nella meta' di marzo. L'appello rappresenta la prima attuazione di uno degli impegni votati al congresso di Bruxelles, quello della lotta al proibizionismo sulle cure.

E' un'iniziativa che puo' servire ad allargare i contatti del Cora con l'ambiente medico-scientifico antiproibizionista. Per questo viene anche inviato a tutti i partecipanti della Conferenza di Parigi.

Sarebbe buono che ognuno attivi i suoi canali raccogliendo firme.

Io sto coordinando la raccolta in Toscana, d'accordo con Roberto Spagnoli che la coordina a livello italiano e Guendaline De Sario che la coordina a livello europeo.

Le firme devono essere a Bruxelles prima del 18 giugno, in modo da poterle depositare al Parlamento europeo per il 19, giorno dell'audizione dei poliziotti tedeschi favorevoli alla distribuzione controllata dell'eroina.

Qui in Toscana e' necessario che le firme giungano non oltre il 10 giugno.

ciao

Vincenzo

APPELLO DI PARIGI

CONTRO IL PROIBIZIONISMO DELLE CURE

AI TOSSICODIPENDENTI

PER LA LIBERTA' TERAPEUTICA DEI MEDICI

Noi sottoscritti cittadini europei, operatori della sanita', persone attive nel campo delle tossicodipendenze e no, consideriamo che la liberta' terapeutica, il diritto per ogni persona alla scelta del proprio medico di fiducia, la liberta' di circolazione e la protezione dei consumatori in Europa rappresentano dei principi e delle necessita' da riaffermare solennemente.

Troppo spesso il principio della liberta' terapeutica viene calpestato quando riguarda il trattamento di tossicodipendenti. Numerose legislazioni o regolamentazioni, infatti, impediscono ai medici di curare le tossicodipendenze al di fuori dei centri specializzati, senza che tale restrizione sia in alcun modo giustificata sul piano scientifico. Altre limitazioni imposte riguardano la scelta del trattamento (metadone, buprenorfina, eroina, ecc.): si tratta di sostanze che hanno dato ampiamente prova della loro utilita', contribuendo a salvare numerose vite umane, ma che sono ancora frequentemente vietate per motivi estranei ad ogni considerazione di tipo medico. La carcerazione di cittadini che hanno come sola colpa il fatto di essere dipendenti da sostanze illecite compromette ogni possibilita' di cura efficace.

A causa di tali restrizioni i tossicodipendenti non possono usufruire di cure adeguate e si trovano condannati all'emarginazione ed alla clandestinita', oltre che all'aggravamento del loro stato di salute.

Le restrizioni alla liberta' terapeutica ostacolano la liberta' di circolazione tra i paesi dell'Unione Europea. Come potrebbe, infatti, una persona in trattamento con metadone immaginare di poter viaggiare o stabilirsi in un'altra localita' d'Europa dove invece lo stesso trattamento non e' autorizzato? Per altri versi la libera circolazione dei beni e dei servizi implica la necessita' di rafforzare a livello europeo la protezione dei consumatori anche in campo sanitario.

Tali constatazioni ci inducono a lanciare un appello solenne all'Unione Europea ed ai suoi Stati membri affinche' la liberta' terapeutica diventi un principio pienamente riconosciuto. Cio' implica il riconoscimento del diritto per i medici di prescrivere le sostanze che considerano in scienza e coscienza piu' adeguate alle cure, cosi' come il riconoscimento del diritto, per chi consuma droghe illegali, di non essere punibili, per questo solo fatto, con la carcerazione..

Per le ragioni suddette, rivolgiamo un appello al Parlamento Europeo affinche' inviti la Commissione Europea a prendere tutte le iniziative necessarie volte a garantire la libera circolazione delle persone in trattamento per tossicodipendenza. I provvedimenti che domandiamo devono essere tali da garantire nell'Unione Europea la piena ed effettiva liberta' terapeutica, anche per quanto riguarda il trattamento della dipendenza da eroina.

Nome e cognome ................................................................................................

Indirizzo ............................................................................................................

Professione .......................................................................................................

Istituzione / Organizzazione ..................................................................................

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Firma .....................................................................

 
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