Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 15 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Arpa
Donvito Vincenzo - 16 aprile 1997
Roma
Dario non capisco perche' fai lo gnorri. Il problema che poni e' conosciuto, e finanto che ci teniamo sto cazzo di movimento ce lo porteremo dietro. Se non ti va bene, perche' il problema che poni lo ritiene discriminante, sai perfettamente cosa potresti fare e non fare.

E, siccome ci sei -e si vede e si sente- ebbene cercare di andare oltre, proprio aspirando a quello che tu sottintendi.

L'assemblea di domani e' la cartina al tornasole per la nostra politica nei prossimi mesi, ed io, al momento, non ne conosco e non sono in grado di concepirne altra. Non solo, ma non essendo uno che si rassegna a quel che il convento passa, credo che proprio nell'azione potremo riuscire a trovare, sviluppare e meglio proporre cio' di cui sentiamo la mancanza e di cui oggi non abbiamo la capacita'.

Il voto non ci sara', e' ovio, e se ci sara' sara' puramente indicativo. Non e' altro che un'assemblea per la messa in opera di cio' che e' stato deciso dal Consiglio Generale, dove si e' votato e dove e' stata presa una decisione a maggioranza qualificata per essere impegnativa per tutti.

Se credi di essere superfluo, non venire. Se credi di avere qualcosa da vedere, ascoltare, qualcuno da incontrare con cui parlare e capire, allora vieni.

I referendum sono tutti in gestazione come gia' sai e non e' stato deciso nulla, perche' il nostro movimento non e' assolutamente in grado difarli da solo. Non tanto per la raccolta delle firme (che, comunque non e' una cazzata), ma per la gestione politica. E siccome nei confronti della Corte Costituzionale si gioca non facendo riferimento a leggi da applicare o meno, ma solo con rapporti di forza, e' necessario che fin da questa fase (elaborazione e lancio) il movimento abbia questa forza, che non gli puo' venire dalle forze politiche ipoteticamente alleate (queste forze politiche sono proprio, tutte senza distinzione, quelle che andiamo a combattere, perche' sono quelle che hanno votato tutte il finanziamento pubblico ai partiti, e tutte hanno raggiunto l'unita' nazionale sulla missione in Albania, e tutte sono quelle che giocano a prenderci per il culo con la Bicamerale , e sono tutte .... insomma hai capito) ...... non gli puo' venire dalle forze politiche attuali, ma gli deve venire dai soggetti social

i, economici e politici che oggi sono le maggiori vittime di questo sistema politico, economico e sociale: Confpinco, confpallo, segni di qua e segni di la', associazioni, gruppi di interesse, cittadini. La rivoluzione che dobbiam oorgnaizzare e' extraparlamentare, con i mezzi delal democrazia e della nonviolenza e delal disobbedienza civile, cioe' con i referendum forti per lo scontro da giungla con la Corte Costituzionale e tutto quello che significa e rappresenta, con le azioni dimostrative senza bloccare servizi pubblici e altro, con la galera di Pannella e di chi sara' dove non ci sono altri strumenti che non la disobbedienza (e la droga, oggi, ha solo questo canale .... alla faccia del Cora e del suo essere agenzia per tossici ......).

E' chiaro?

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail