i cortigiani hanno si' una coscienza, ma se la sono modellata da cortigiani. Tu, Poretti, confondi liberta' con schiavitu'. Quest'ultima condizione -che credo, anche te, ti dici di giudicare negativamente- non e' sempre vissuta negativamente. A parole, tutti dicono di essere contro la schiavitu' anche quando lo sono in prima persona. Non e' un caso che il re non ipocrita dice degli schiavi: "la loro schiavitu' e' la loro liberta'", che e' lo stesso concetto della vittima che ama il suo carnefice.La rivolta non potra' mai avvenire da cortigiani che hanno liberamente scelto di essere tali, e neanche da quelli che cortigiani lo sono pur dicendosi che non prendono nulla in cambio. La rivolta non e' necessaria in questo luogo: nessuno se ne accorgerebbe.
Il problema e' fare cio' in cui si crede, e non dire di farlo.