Non sono d'accordo con Roberto.La sconfitta del 15 giugno non ha stupito alcuno. Era scritta gia' nella sentenza della Corte Costituzionale. Se qualche errore e' stato fatto, e' proprio nella sopravvalutazione di cosa sarebbe potuto accadere il 15 giugno. E questo il Movimento l'aveva capito, tant'e' che alla campagna non ci stava dietro piu' di tanto, ma cercava di concentrarsi sul rilancio in forma rivisitata del pacchetto referendario (creazione del nuovo soggetto sociale): ricordate le pagine del Corsera.
Ma c'e' stata una caduta di tono nelle due settimane prima del 15 giugno, quando i sondaggi hanno fatto credere che si stavano creando le condizioni per farcela: tutte le energie sono state impiegate nella campagna elettorale, mettendo in secondo piano il progetto dei 35. E ora ne scontiamo i ritardi, con in piu' -per chi ci aveva creduto- la mazzata del quorum.