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Conferenza Arpa
Rogai Roberto - 18 giugno 1997
elaborazione in materia

Visto che il movimento ha deciso i 35 referendum, mi sembra corretto assicurare il "servizio referendario" ai cittadini, nel senso di accertare che il desiderio degli aspiranti firmatari sia tecnicamente realizzabile e non ostacolato in alcun modo.

Il contatto con i possibili gruppi di interesse mi pare invece che non rientri nei disegni del movimento pannelliano; di piu', mi pare in contrasto con la decisione del referendum "fai da te".

Se dovessimo prendere contatto con le categorie potenzialmente interessate in parte faremmo cosa gia' tentata (e fallita) nei mesi scorsi, ed in parte "accompagneremmo" idealmente i firmatari a firmare.

Tanto vale fare i soliti banchini, senz'altro piu' produttivi.

Lo so che i banchini non bastano e che non siamo in grado di farne abbastanza ne' in Toscana ne', a maggior ragione, in Italia. Ma questo dipende dal fatto che non ci sono sufficienti energie umane. Le poche disponibili sarebbero utilizzate piu' proficuamente con una raccolta diretta piuttosto che con un tallonamento telefonico.

Inoltre, sia i banchini sia il tallonamento telefonico possono stravolgere quello che mi pare il disegno pannelliano: i referendum "fai da te" vogliono essere, secondo me, una sorta di sondaggio sulla disponibilita' su certi argomenti (i quesiti proposti) e su certi strumenti (quello appunto referendario), disponibilita' , dicevo, dei cittadini in generale e di alcune categorie particolari. Tale sondaggio conserva un minimo di validita' solamente fino a quando non si utilizzano strumenti banchinari o surrogati piu' o meno efficaci.

 
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