(oh, senza astio, beninteso)Sulle tue osservazioni mi vien da ribattere (ma un po' controvoglia,..)
che il Movimento non esiste piu' da tempo. Quindi non vedo da cosa potrei
pormi fuori.
Le azioni degli ultimi 12 mesi dimostrano impotenza e miopia.
Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Detto cio' se si crede che sia necessario continuare con le
esercitazioni perche' senno' i soldatini non hanno niente da fare
si facciano pure i tavoli in via Calziaioli con unico fine
quello di fare i tavoli stessi.
Non credo pero' che sia molto funzionale all'abbattimento del regime.
Ribadisco inoltre che di abolire l'ordine dei giornalisti mi importa,
ma al tempo stesso me ne potrei anche strafregare.
Infatti e' pur vero che ho raccolto le firme per questo, ma si
trattatava di un progetto compiuto (in potenza...) e complesso.
Un progetto che oltre alla riforma diretta dei temi trattati sopratutto
doveva tracciare la strada per nuove future politiche liberal.
Di per se' l'ordine dei giornalisti e' una pagliuzza in un pagliaio.
Il fine non e' quello ma ne e' solo una piccola parte.
Mi convinco sempre piu', pero', che il nostro problema e' proprio quello
di far diventare nella nostra testa il 'fine' della nostra azione quelli
che dovrebbero semplicemente essere i nostri strumenti.
Un po' di fiducia in questo momento mi viene solo dalla possibilita'
che ci regalano quei cazzoni della bicamerale con l'occasione del referendum
sui risultati della commissione. Speriamo di non farsela sfuggire...