era stato detto che le alleanze erano necessarie per vincere i referendum.
Non solo per raccogliere le firme ma per difenderli lobbisticamente in Corte Costituzionale.
La alleanze sono state ricercate.
Sono state poste delle scadenze.
Le scadenze sono state prorogate.
Non si e' arrivati ad accordi sufficientemente ampi, estesi ed approfonditi, secondo quanto ha detto Pannella.
Cioe' non sono state raggiunte quelle alleanze che venivano ritenute necessarie per vincere, sempre secondo Pannella.
E quelli che non sono disposti ad accordi con Pannella non sono necessariamente stronzi o servi del regime, ma forse hanno solo opinioni diverse, nel merito e/o nel metodo.
Quindi l'attuale raccolta di firme non e' per vincere, ma per la "visibilita'", con metodi formalmente diversi ma sostanzialmente simili a quelli degli altri partitini.
A mio parere la "battaglia" non deve essere fine a se stessa, oppure un mezzo per essere visti o per sentirsi qualcuno.
Serve soltanto come mezzo per vincere, o per avere buone possibilita' di vincere, il che significa, nel caso dei referendum, almeno il 51 per cento di si' dei votanti, purche' siano almeno la meta' degli aventi diritto al voto.
Se non c'e' alcuna possibilita' di vincere non mi interessa la "battaglia".
E che di possibilita' non ce ne siano lo ha detto - ripeto - lo stesso Pannella, con il combinato disposto di "non ce la possiamo fare senza" e "lo facciamo senza"