Continua a Viareggio la ôtre giorniö organizzata dallÆAssociazione Italia-Cuba che ieri ha fatto sventolare in bella vista dalla Torre Matilde la bandiera cubana.
Abbiamo appreso che alcuni cittadini hanno legittimamente chiesto spiegazioni dellÆaccaduto esprimendo dubbi sulla legittimitß dellÆesposizione della bandiera. In effetti non si capisce come il Sindaco Costa abbia acconsentito o comunque non abbia preso alcun provvedimento volto a rimuovere la bandiera del paese caraibico quando proprio lo scorso anno lo stesso Sindaco, pur avendo aderito alla campagna ôUna Bandiera per il Tibetö promossa dal Partito Radicale in occasione dellÆanniversario dellÆinvasione di Lhasa del 1959, rinunci ad esporre il 10 marzo la bandiera tibetana a seguito di una circolare prefettizia che faceva divieto di esporre qualsiasi bandiera di Stato estero sui beni di proprietß dellÆamministrazione comunale e provinciale.
A maggior ragione non ci dato capire come lo stesso Prefetto non abbia imposto n imponga la rimozione della bandiera cubana dalla torre Matilde.
Forse il motivo da ricercare nel fatto che il nostro Paese il terzo investitore straniero a Cuba, dopo Spagna e Canada, con grossi nomi come Stet, Sanpellegrino ed ancora grosse societß attive nellÆedilizia e nelle opere civili oppure gradi tour operator, oltre ovviamente alle immancabili Pmi.
E questo nonostante che tutti sappiano come quotidianamente il regime di Castro violi i pi· elementari diritti umani e contribuisca a mantenere nella pi· totale povertß la popolazione dellÆisola che, sebbene percepisca sulla carta dagli imprenditori stranieri degli stipendi che sono spesso al di sotto appena del 20% di quelli italiani, in realtß ne riceve solo una piccolissima parte mentre quasi la totalitß finisce a rimpinguare le casse dello Stato.
Lucca, 24 maggio 1997
LÆUfficio Stampa