IL CLUB PANNELLA DI PISA , A PROPOSITO DELL'INTIMIDAZIONE SUBITA DA ORLANDO SACCHELLI, RIMARCA LA SUA DIVERSITA' E INVITA I CITTADINI A FIRMARE
I REFERENDUM PER ATTUARE LA RIVOLUZIONE
A distanza di una settimana dall'intimidazione avvenuta ai danni di Orlando
Sacchelli, leader dell'associazione "Informazione Liberale", da parte di
ignoti esprimiamo sconcerto ma non sorpresa.
Sacchelli e' stato minacciato perche' ritenuto un pannelliano, "accusa" non
sappiamo quanto fondata ma evidentemente, tanto grave da comportare azioni
punitive.
Si denigrano i fascisti e ci si comporta da fascisti, ci si atteggia da
rivoluzionari e poi si aspetta che lo Stato, l'amministrazione comunale
elargisca i soldi per continuare a fare la rivoluzione.
Noi, nonviolenti e "pannelliani" ci troviamo spesso in disaccordo con le
opinioni altrui, spesso contestiamo leggi vigenti e cerchiamo di modificarle.
La nonviolenza puo' portarci a violare la legge autodenunciandoci
alle forze dell'ordine assumendoci la responsabilita' di questi atti, per
esempio distribuendo pubblicamente hascish per essere processati, oppure
rimborsando ai cittadini i soldi del finanziamento pubblico per i partiti e
proponendo un referendum per abrogarlo.
C'e' invece chi nell'ombra fa del terrorismo, vuole delle vittime, del sangue
e una volta preso con le mani nel sacco nega tutto e tenta di giustificare,
sminuire le proprie responsabilita'. Gli anni '70 insegnano.
Non speriamo che gli autori dell'intimidazione tornino sui propri passi
autodenunciandosi perche' non possiamo imporre il nostro metodo ma riteniamo
che come e' giusto poter manifestare per lo scioglimento della Folgore o
per chiedere un premio in memoria del commissario Calabresi cosi' sia lecito
esser pannelliano, missino o anarchico senza subire violenze.
Allora si vuol fare la rivoluzione? Si vada in Comune e si firmino
i referendum.Lavoro , sindacati, istituzioni posso cambiare ma spetta ai
cittadini rimboccarsi le maniche.