Gentile redazione del TirrenoIn data 9/7, nel dare notizia in cronaca dell'avvenuto arresto del signor
Pino Masi, ex Lotta Continua per detenzione illegale di un chilo di mariuana
nella sua abitazione il comunicato da voi redatto lasciava intendere che
giusti sospetti su Masi giungevano oltre che per i suoi presunti frequenti
viaggi all'estero, anche perche' il soggetto si era espresso in diverse
occasioni per la liberalizzazione della droga.
Come dire che chi si professa antiproibizionista e' quasi sicuramente uno
spacciatore, se va bene, un narcotrafficante se propprio si vuol far
giustizia.
Credo e spero che tale distorto significato sia stato un incidente
involontario e che mi sia data possibilita' di porvi rimedio.
Nel merito della vicenda Masi, ricordo che se egli riuscisse a dimostrare
la detenzione di droga per solo uso personale allora incorrerebbe in
sanzioni puramente amministrative.
Ritengo utile sottolineare che se la cronaca e' sempre piu' impregnata
di fatti legati alla droga lo si deve a quei perbenisti proibizionisti che
pur di non vedere l'enormita' del fenomeno son disposti a farsi staccare la
luce.
Infine, mi autodenuncio.Sono favorevole al referendum per legalizzare le
droghe leggere che e' possibile firmare in segreteria comunale.
Presidente del Club Pannella-Riformatori
Dario Russo