sullĈ iniziativa OĈDay - OĈDellö Provincia di SienaSi è tenuta lĈiniziativa dellĈinvio di messaggi via internet al Governatore della Virginia affinché sospenda lĈesecuzione di Joseph OĈDell promossa dal Partito Radicale e da Nessuno Tocchi Caino, prevista per il 17/07 alle ore 12.00 presso la sede di Poggibonsi.. Di fronte agli organi di stampa locali erano presenti diversi rappresentanti delle principali forze politiche comunali e provinciali, che hanno mostrato sensibilità per il caso umano e aperta contrarietà alla pena di morte nel mondo. Oltre al testo della conferenza stampa, si allegano la lettera/appello al Governatore della Virginia e lĈelenco delle adesioni. I cittadini che vorranno inviare messaggi al Governatore della Virginia Geroge Allen, potranno contattare il n. 0577/939574 via telefono o via fax, precisando le generalità e lĈindirizzo; è attiva una segreteria telefonica 24 ore.
Testo della Conferenza Stampa
Questa iniziativa si sta svolgendo in queste stesse ore anche in altre città toscane: Firenze, Arezzo, Lucca, Massa. Lo scopo di questa iniziativa è quello di inviare messaggi al Governatore della Virginia, solamente al quale la legge conferisce la possibilità di sospendere lĈesecuzione di Joseph Roger OĈDell III. Se questo non avverrà, il 23 luglio prossimo Joseph OĈDell sarà giustiziato tramite iniezione letale.
Nonostante lo spirito di rassegnazione che aleggia già nellĈopinione pubblica, grazie anche ad iniziative di questo genere, lo scorso dicembre, a poche ore dallĈesecuzione, la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarò ammissibile il ricorso della difesa, sospendendo lĈesecuzione. Dobbiamo quindi adoperarci fino allĈultimo istante per rendere possibile la salvezza di OĈDell.
Quello di Joseph OĈDell è un caso emblematico non tanto di una battaglia innocentista, quanto della assurdità della pena di morte. Come Associazione transnazionale ôNessuno Tocchi Cainoö, chiediamo il rispetto sempre e comunque dei diritti umani fondamentali: giù le mani da Caino! Il diritto alla vita non può e non deve mai essere negato, ma solo garantito.
Ci sono tuttavia molte circostanze che lasciano dubitare fortemente sulla colpevolezza di OĈDell, e questo rende questo caso ancora più tragico e particolare. AllĈepoca del processo, fu impedito alla difesa di portare a conoscenza della giuria il fatto che cĈera unĈalternativa alla pena di morte, ovvero lĈergastolo. La Corte Suprema degli Stati Uniti, in un caso del 1994, ha invalidato un processo in cui lĈimputato era stato condannato a morte proprio per questo motivo. Ma nel caso OĈDell, con una sentenza di 5 voti contro 4, la stessa Corte lo scorso dicembre ha negato la propria giurisprudenza richiamandosi ad un aspetto tecnico per cui questa ônuova regolamentazioneö non poteva essere applicata per chi già fosse nel braccio della morte. Quindi una questione di tempi! Questa sentenza è stata più volte definita incostituzionale da uno dei quotidiani più equilibrati sullĈargomento, quale il New York Times.
Come ha dichiarato il presidente del giurì che ha condannato OĈDell, sono venute meno in questi anni le prove determinanti che portarono a quella sentenza.Il tipo di esame del sangue (Multi-system Electrophoresis) che fu fatto su OĈDell si è rivelato assolutamente inattendibile (una percentuale di errore del 60-70%), tanto che la Corte Suprema lo ha dichiarato successivamente inammissibile come prova. Poi, lo scorso 12 ottobre, il testimone chiave dellĈaccusa che aveva dichiarato di aver raccolto la confessione di OĈDell, ha ritrattato ammettendo di aver mentito per paura di essere coinvolto e condannato.
Sono molte le iniziative che si stanno succedento sul caso OĈDell. Nelle prossime ore il Parlamento italiano potrebbe inviare una delegazione di parlamentari guidata dallĈOn. Alfredo Biondi a colloquio con il Governatore della Virginia. Oggi il Parlamento Europeo discute una mozione simile a quella approvata dal Parlamento Italiano subito dopo la decisione della Corte Suprema di fissare una nuova data per lĈesecuzione di OĈDell. Intanto uno spot sta andando in onda su Rai2 tre volte al giorno.
Le sentenze capitali negli Stati Uniti sono comunque un quinto di quelle che avvengono nel resto del mondo. Nella sola Cina Popolare le esecuzioni hanno superato nel 1996 il numero di 3500 (questo secondo dati assai prudenti di Amnesty International). Gli Stati Uniti però, proprio perché paese amico e di alta tradizione giuridica, costituiscono una contraddizione che da tempo imbarazza le sue stesse istituzioni. Già nel 1994 gli Stati Uniti furono costretti a votare assieme a quei paesi (che essi stessi definiscono totalitari e violatori dei diritti dellĈuomo) su una risoluzione di moratoria della pena capitale nel mondo respinta per soli 8 voti. Lo scorso aprile la Commissione dei Diritti Umani dellĈONU, riunita a Ginevra, ha dichiarato che la pena di morte concerne i diritti umani ed ha indicato la via della abolizione della pena di morte per gli stati membri. Con questo voto si ripropone la possibilità di presentare una nuova mozione per una moratoria internazionale della pena di morte in seno allĈAssembl
ea Generale delle Nazioni Unite.
Poiché negli Stati Uniti la pena di morte è molto popolare, spesso viene usata per fini elettorali. Il Governatore George Allen aspetta di essere eletto nel Senato degli Stati Uniti, e per questo motivo è probabilmente restio a sospendere lĈesecuzione. Con la nostra pressione, quella del Pontefice e delle nostre istituzioni, cerchiamo di far capire a George Allen non solo lĈaspetto umano (o meglio disumano) della pena di morte, ma vista lĈurgenza, anche lĈaspetto della convenienza elettorale. EĈ probabile che le pressioni esercitate dallĈopinione pubblica internazionale lo portino a decidere che sia meglio per la sua elezione salvare Joseph OĈDell piuttosto che lasciarlo morire. Noi tutti dobbiamo dare corpo alla speranza di OĈDell e di tutti i condannati a morte, giocando il possibile contro il probabile. Fino allĈultimo.
Pietro Moretti