... e i cittadini che scendono per strada contro gli spacciatori, cosa dovrebbero fare di diverso dalla pula? Sono migliori solo perche' non hanno la divisa?Ho l'impressione, Dario, che tu rincorra il mito della mobilitazione di massa, avendo a disposizione idee e strumenti che non sono e non potranno mai essere delle masse.
Queste ultime si muovono solo con la demagogia. Hai mai visto una massa razionale? Hai mai fatto attenzione a cosa dicono i politici di fronte a masse oceaniche? Prova a ripensare ai D'Alema e anche a Berlusconi, e ti verranno in mente delle semplificazioni terribili: il populismo, per l'appunto, che dice tutto e niente, per poi autorizzare il capo-popolo a qualunque nefandezza.
Il pensiero liberale e libertario non potra' mai essere di massa, e l'azione che ne deriva deve tener presenti questi aspetti, dando sempre una risposta che vada oltre la forza del numero che nasce dalla piazza.
Pensa al metodo radicale: andare alla radice del problema, creando diritto che, dando liberta', fa crescere l'individuo.
Per tornare all'esempio della gente per strada contro gli spacciatori. A me interessa poco che questa gente sia per strada a fare le ronde o anche solo a ballare (nelle feste da ballo, poi, gli spacciatori ci navigano meglio), perche' il problema non sono gli spacciatori, che, se impauriti, non farebbero altro che spostarsi in un altro luogo, creando altrettanti e identici problemi (come avviene per la prostituzione di strada), ma e' la droga illegale che fa si' che esistano gli spacciatori.
Che fare sullo specifico? Oltre alla risposta ovvia (Cora e dintorni), ci sono i referendum cittadini per chiedere unita' sanitarie di strada per la distribuzione di metadone et similia, che fanno sparire la domanda, per esempio. Una cosa che ha si bisogno che la gente sia per strada, ma per fare la coda davanti ad un tavolino per firmare, non per spaventare perche' ci sono.
Ho preso questo esempio per dimostrarti che non e' alla rincorsa della mobilitazione di massa che deve mirare l'azione radicale (per dirla in una parola).