Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 14 giu. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Arpa
Rogai Roberto - 28 luglio 1997
Bozza di statuto

Seguono alcune mie osservazioni sulla bozza:

art.1 - L'obiettivo della "costruzione di una societa' e di uno Stato liberale e libertario" mi sembra un tantinello generico. Se bastasse una enunciazione di questo tipo, sono almeno 15-20 i partiti a cui potrei iscrivermi, salvo poi confermare o annullare l'iscrizione alla prima occasione.

Secondo me l'obiettivo deve essere indicato piu' dettagliatamente, con indicazione anche dei mezzi che si vuole utilizzare per raggiungerlo. Ci vuole una sorta di "Manifesto", sulla falsa riga, per esempio, del testo inserito da Vincenzo qualche intervento fa

art.2 - sarebbero soci fondatori quelli che costituiscono l'associazione e quelli che, in seguito, fanno domanda al Consiglio.

Vuol forse dire che il Consiglio ha il potere di accettare o non accettare le domande??

In caso negativo, vuol dire che il Consiglio puo' fare un po' di melina nell'accettazione delle domande (per esempio quando ha paura che i nuovi ingressi possano ribaltare le maggioranze preesistenti)???

Ma su questo punto V. meglio art.6

art.4 - puo' essere convocata dal 40 per cento dei soci fondatori. A me il 40 per cento sembra un po' troppo; preferirei il 20 per cento, ricordando che il 20 per cento e' sufficiente per convocare l'assemblea straordinaria di una SpA

L'assemblea, si dice, ratifica l'adesione ad altre associazioni, cosi' come deciso dal Consiglio. Preferirei che la decisione spettasse all'Assemblea e che il Consiglio si limitasse a proporre.

Mancano le modalita' di convocazione dell'assemblea, particolarmente importanti alla luce del fatto che la maggioranza semplice dei presenti in assemblea e' sufficiente per fare e disfare tutto.

art.6 - Il Consiglio "decide sull'adesione dei nuovi soci fondatori". Mi sembra il modo migliore per consentire alla nomenklatura al potere di perpetuare il proprio potere.

Mancano le modalita' di elezione del Consiglio da parte dell'assemblea: voto di lista o voto alle persone, preferenza unica o preferenze multiple; forse e' opportuno garantire la rappresentanza in Consiglio anche di eventuali minoranze

Mancano le modalita' di convocazione del Consiglio, anch'esse - come quelle dell'Assemblea - molto importanti visto che il Consiglio decide a maggioranza semplice dei presenti

art.8 - il patrimonio puo' essere costituito anche da "contributi e lasciti di istituzioni pubbliche e private". Se i soci sono contrari al finanziamento pubblico dei partiti, forse sarebbe opportuno rinunciare anche ai contributi e lasciti di istituzioni pubbliche.

S.E.& O.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail