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Conferenza Arpa
Poretti Donatella - 28 luglio 1997
Le note di Roberto mi trovano completamente daccordo praticamente su tutto, in particolare sull'idea che una sorta di manifesto politico faccia parte dello statuto. Mi sembra un po' troppo oligarchica come associazione c'e' un Consiglio che decide tutto e un'Assemblea che non solo conta poco ma che e' composta solo da chi viene accettato dallo stesso Consiglio.

Inoltre, ma sara' un problema mio sicuramente, non capisco il perche' della distinzione di due tipi di soci ovvero quelli fondatori e quelli sostenitori, dove questi ultimi mi sembra che non abbiano mai voce in capitolo, allora io proporrei che non ci sia tale distinzione, i soci sono tutti uguali con stessi diritti (convocare, partecipare e votare all'assemblea, nonche' sciogliere l'associazione) e doveri (quote di adesione). Saranno fondatori quelli che effettivamente hanno fondato l'associazione, e allora a maggior ragione basterebbe il 20% dei soci per chiedere la convocazione dell'Assemblea.

4. Assemblea

Costituita dai soci in regola con le quote, e' convocata, in via ordinaria, una volta l'anno dal Coordinatore/Tesoriere. In via straordinaria puo' essere convocata dal Coordinatore/Tesoriere e/o dalla maggioranza degli aventi diritto del Consiglio e/o dal 20% dei soci.

Approva la relazione e il bilancio del Coordinatore/Tesoriere.

Decide la politica, demandandone l'attuazione ad associati e Organi.

Decide l'adesione ad altre associazioni, cosi' come proposto dal Consiglio.

Elegge, ogni anno, gli Organi dell'Associazione.

Puo' modificare il presente statuto.

Si esprime a maggioranza semplice dei presenti.

 
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