Il fatto, Carlo, e' che siamo veramente pochini a scrivere qua dentro. So di diversi che leggono e non se la sentono di intervenire. E so di alcuni che praticano il mordi e fuggi anche qui dentro. Come so di altri che non si sono ancora ben posti il problema del dopo-movimento, e vagano in un magma di disimpegno, anticamera del mollare.Quando ho accennato al fatto che il radicale medio ha ancora nella testa e nel cuore la "centralita' dello statuto", non era un discorso peregrino: guarda di cosa hanno dissertato i pochi intervenuti, come se il problema fosse lo statuto. E probabilmente ho sbagliato a postarlo quasi contemporaneamente al resoconto della riunione: mi ero dimenticato di certi aspetti.
Per quanto riguarda l'operativita', io mi sono dato questi ritmi.
L'inserimento di Dario nella struttura operativa di via Cavour, il venir meno della collaborazione di Roberto (anche se i suoi ritmi ultimamente erano gia' non a regime), le vacanze di alcuni qua dentro e la consenguente mia assunzione di ulteriore carico di lavoro, hanno rallentato un po' i tempi, per cui ho praticamente slittato di una settimana.
Entro una settimana, quindi, stendero' un documento politico conclusivo del confronto -pur piccolo- che c'e' stato, e lo sottoporro' prima ai compagni che hanno partecipato all'incontro del 26 luglio a Firenze, e poi ad un indirizzario scelto. A questo proposito, sarebbe il caso che ognuno di voi, magari dopo un giro di telefonate per tastare l'interesse, mi segnalasse altri indirizzi di persone interessate.
Quindi -e nel frattempo sara' tornata anche Patrizia che ora e' a Gerusalemme- subito dopo ferragosto fissiamo la data di costituzione, credo verso la fine del mese, in un momento pubblico.
