poco fa mi ha telefonato Mariano Giustino chiedendomi di organizzare un po' di persone per la manifestazione di Roma del 15 agosto, e comunicandomi che l'Impallazzo sara' li' gia' dai primi giorni della prossima settimana. Hanno pochi militanti e chiedono aiuto.Non ho infierito su Mariano perche' era troppo facile, ma sono stato gentile dicendo che avrei comunicato questa richiesta e che sicuramente qualcuno sarebbe andato.
Io eviterei reazioni tipo "richiamo della foresta" (che e' quello, mi pare, che stia facendo l'Alessandra), anche perche' la foresta e' stata disboscata e ci sono dei mastini ad evitare che qualcuno pianti anche solo una margherita, e mi comporterei come e' d'uopo dopo il congresso di scioglimento del movimento, ricordandoci anche che stiamo costituendo un gruppo politico che ha bisogno anche di farsi conoscere, al di la' e oltre Pannella. La storia di Pannella l'abbiamo gia' fatta ed abbiamo chiuso, decidendo e non come imposizione.
Comunque, questa richiesta di Mariano la capisco (anch'io, al suo posto avrei chiesto aiuto), ma per l'appunto non sono al suo posto anche per scelta. Non solo, ma a differenza sua, per continuare a fare politica, non godo della notorieta' del nome del gruppo dove lui lavora e non godo del patrimonio -in tutti i sensi- che questo gruppo si porta dietro anche grazie a me: patrimonio che a me e' negato. Questo e' l'aspetto che mi preoccupa di piu': patrimonio che a me e' negato.