Boh, Marco, come diceva a me Vincenzo ora sono io
che ti confesso di non seguirti piu'.
Anche perche' insisti a tirarmi in ballo, e non capisco
per esempio quale problema sia lavorare insieme "ai Lensi
agli Scheggi ai Mecacci".
Cosi' come non capisco il fatto che mi rimproveri di aver accettato
una candidatura alla quale ci siamo detti disponibili in due,
tu ed io. Tu ed io che partiamo da un'identita' di vedute
sull'analisi della situazione grave interna del movimento.
Tu ed io che evidentemente (almeno lo credevo) la pensavamo allo stesso
modo anche quando abbiamo dato la nostra disponibilita' ai
"romani prepotenti". Altrimenti spiegami perche' lo facevi.
Io credo che il percorso che ci portera' ad un "partito vero" sia iniziato.
Forse sbaglio, ma ci credo.
Andando da Pannella a gridargli che e' partitocratico (alla Vanni
per intenderci) non credo che otterrei alcunche'. Io, lo stronzo di turno.
Possiamo invece cercare nel nostro piccolo di velocizzare questo
cammino, al quale il contributo piu' grosso lo devono dare
le persone che rivestono cariche piu' importanti all'interno del
movimento. Persone che in buona parte condividono il disagio
di cui stiamo parlando.
Resta un fatto. Questa lista proprieta' di Pannella, ancorche' imperfetta,
e' l'unica cosa che fa intravedere una possibilita' di cambiamento
liberale delle regole del gioco, della societa'.
Ed e' dichiaratamente una struttura a tempo, che si sciogliera'
non appena raggiunti gli obiettivi. Anche questo un fatto non di
poco conto nel considerare se e quanto valga la pena di starci.
bye
Antonio