Ovviamente, occorrrebbe partire con una proposta precisa, che consenta di valutare la fattibilità reale, e non solo desiderata (da me, se non da altri) , del mio progetto, o idea. Io credo che la via corretta, e semplicissima, potrebbe essere la stesura di un appello, o documento, nei termini che rispecchino il senso di quanto io suggerisco: questo appello-documento, debitamente tradotto in ungherese, romeno, bulgaro, ecc., potrebbe essere diffuso ad un numero mirato di persone, un po' selezionate. Se, di queste, ne firmassero 20/30, complessivamente, qualificate e provenienti equilibratamente da tre/quattro paesi, si potrebbe vedere di cominciare a sviluppare l'idea. Se non si raccogliesse quel numero minimo di adesioni che noi ritenessimo valido in quantità/qualità, l'idea potrebbe tranquillamente essere cestinata.Credo così di essere stato sufficientemente realistico.
Grazie per la cortese attenzione.
A. Bandinelli