Mi sembra che ormai si stia comunque delineando il campo di azione, possibile, ipotetico di alcune iniziative in materia.
E sostanzialmente mi trovo, almeno in parte e sulla scelta di campo, in sintonia.
Non vorrei spendere altre parole, che potrebbero ancora di piu' "sfilacciare" il dibattito e comunque aspettare le riflessioni (gratuite?) di Signorino in proposito.
Ribadisco solo che secondo me la via da battere e' sempre quella legata ad un approfondimento, anche di studio, dello status quo dell'ambientalismo europeo fortemente in crisi all'occidente, inestistente o quasi all'est (parlo in termini di forze ecologiste-ambientaliste politiche) e proporre noi alcune cosette: revisione del trattato di Belgrado, conferenza intergovernativa sui temi in oggetto, e secondo me, lo ribadisco, la Comunita' dei fiumi e delle grandi idrovie, ma anche altro.
E potrebbe farlo una Lega Internazionale....anche.
Cerchero' di seguire i lavori del 4 Gruppo di Lavoro della CSCE a Budapest, dedicato a scienza, tecnologia, ambiente, sviluppo sostenibile dove - come avete potuto leggere nel precedente msg - si dibattono temi anche piu' specificatamente a noi interessanti, tenendovi informati.