"Der Standard", Vienna, 30 ottobre 1994
APERTURA DEL PARCO NAZIONALE NEL 1996
Secondo il "World Wide Fund For Nature (WWF)", che si occupa anche del Parco nazionale Donau-March-Thaya-Auen, qualsiasi tipo di contratto che sarebbe stato stipulato tra Vienna e Niederoesterreich non rappresenterebbe altro che una ulteriore tattica di rinvio. Queste le parole del coordinatore della "Campagna Danubio" promossa dalla WWF, Ulrich Eichelmann il quale sostiene che e' tipico dei politici il rinvio attraverso pianificazioni.
Per i due anni successivi e' previsto un finanziamento di 24 milioni di scellini (circa 3 miliardi e mezzo di ITL ndt). L'85% di questo fondo sarebbe stato destinato un'altra volta alla ricerca. Soli il 15% e' per la realizzazione concreta del previsto Parco nazionale.
Dal punto di vista scientifico tutto e' gia' stato chiarito: la zona ha assolutamente valore di parco nazionale senza alcuna compatibilita' per quanto riguarda le centrali.
In 16 anni sono state elaborate circa 3 tonnellate di studi, ricerche e pianificazioni. Per un ulteriore lavoro in pubblico e una campagna efficace 1,2 milioni di scellini sono troppo pochi e in sostanza sono gia' stati esauriti.
Il WWF spinge per una concreta preparazione della legge che riguarda il Parco nazionale che dovrebbe essere approvata da Vienna e dalla Niederoesterreich al massimo entro la fine del 1995. L'apertura del parco dovrebbe prevedersi al massimo per il 1996. Per il lavoro in pubblico - specialmente nelle zone minacciate - occorrono almeno 10 milioni di scellini.