Il nuovo progetto di legge sulla droga ha
un lato positivo: ci da la misura di dove
e' arrivata l'informazione in Italia, ed
in particolare quella televisiva.
L'informazione viene data a senso unico,
senza dare spazio alle voci che, a torto
od a ragione, e con toni diversi dicono
cose in contrasto con la verita' ufficiale.
Leggo oggi che a Torino studenti che mani-
festavano pacificamente -avevano anche
avuto l'autorizzazione- sono stati caricati
dalla polizia, ed un ragazzo e' finito all'
ospedale: manco a dire che sul telegiornale
nemmeno una parola, mentre ampio spazio e'
stato dato ad una riunione regionale del
PSI sulla droga. Ma a mio parere la pur
importante questione della droga diviene
in un certo senso secondaria rispetto a
questo problema dell'informazione, c mette
in pericolo, falsandolo, tutto il sistema
democratico: noi, in quanto esseri razionali,
dediamo di accostarci ad un certo partito,
ad un certo progetto politico valutando i
fatti: se questi fatti vengono proposti
in maniera faziosa e parziale la democrazia
diviene solo un comodo inganno per chi ha in
mano il potere. Anche su altri temi, come la
polemica PCI-PSI sul ruolo del comunismo, i
telegiornali, ed i giornali piu' letti,
notoriamente in mano dei grandi gruppi
industriali, hanno diffuso delle notizie
talora palesemente false. Ora non voglio
entrare nel merito della questione, che
diviene in fondo un fatto secondario:
anche ammesso che il Psi abbia tutte le ra-
gioni del mondo, e' gravissimo che decida di
affermarle con la prepotenza, e senza il
minimo rispetto per l'interlocutore.
Generalizzando, potrebbe essere una buona
idea quella di aprire una conferenza sull'
informazione, per denunciare i tanti piccolo
e grandi peccati quotidiani, ma anche per
proporre spazi e modi alternativi di
informazione libera e apta, come e' in
effetti la stessa Agora'.
Inoltre potrebbe essere utile discutere anche
sul modo di effettuare un controllo sui grandi
mezzi di informazione.