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Conferenza droga
Nunzi Francesco - 5 febbraio 1990
Dall'agenda di un'alcol-dipendente.

CONSIDERAZIONI SUL TERAPEUTA:

Questa figura impassibile quasi sempre silenziosa e attenta e` il compagno di

classe, maestro e allievo; amico-nemico. Straniero all'inizio, diventa nel

tempo sicuro riferimento, finche` nella metamorfosi, il rapporto, giunge alla

limpidezza e con lui parlare offre un'ottima occasione per destinare

felicemente attimi della propria esistenza, a valide riflessioni.

Da alcolista in trattamento credo si giunga generalmente in modo piu` o meno

drammatico alla scelta di smettere di bere, ovvero di diventare astemio.

Credo quindi che sia una cosa comune ad ogni alcolista in trattamento,

l'esperienza del primo approccio con le tesi sull'alcolismo esposte dal

terapeuta, generalmente accolte con reticenza, sospetto, sfiducia. La

preparazione del terapeuta e` misurabile credo, dalla sua capacita` di

riconoscere l'attimo che esige il suo intervento nella sfera comportamentale

dell'individuo etilista.

Indispensabili riferimenti a precedenti esperienze e nozioni di studio profondo

sul problema dell'alcolismo, costituiscono per un'ottimo terapeuta la base da

cui esso nelle sue funzioni attingera`; mai tralasciando di apportarvi

miglioramenti.

Un compagno di classe consapevole, muto partecipe della tragedia, che assiste

impassibile ma sicuramente attivo-sofferente; umano quindi non piu` despota

nemico. Maestro-strumento-allievo, individuo buono. Perche` rifare ancora

valutazioni sulla indiscutibile sensibilita` coincidente, non c'e` ragione.

Esiste forse legame migliore del rapporto che si instaura tra due sconosciuti

di cui uno propenso a proporre per via delle proprie convinzioni, un modello di

vita che nella diversita` include stimolo alla riflessione?

L' esame compreso nella compagine dell'alcol-dipendenza e` formalizzabile e al

di la` di ogni forma, si identifica certo nella piu` utopica tendenza umana

protesa alla certezza che nel dialogo solleva "irrisolti" dunque, immotivate

complicazioni dell'esistenza.

F.Nunzi

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