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Conferenza droga
Pezzilli Dora - 10 marzo 1990
plus ca change e plus c'est la meme chose,il mio francese sara' molto precario ma spero di farmi capire.Nelle teorie e nelle analisi riguardanti i paradossi logici, elencati e dewscritti da B. Russel e successivamente da G.Bateson, si affronta quello che da sempre e' stata considerato il "demone" del linguaggio; quel modo di comunicare, e quindi di porre e proporre i problemi che non solo non portano a delle soluzioni, ma contribuiscono ad aggravare il problema stesso. Si cita spesso e volentieri ad esempio il paradosso dei cretesi: "tutti i cretesi sono bugiardi" diceva un cretese. B. Russel risolse, linguisticamente il paradosso affermando che, l'unico modo per non enunciarli, e quindi di non subirne le conseguenze era quello di non fare autocitazioni.Come dire:noi politici vogliamo distruggere la partitocrazia, la mafia, il traffico della droga e siamo qui tutti uniti a dirvi e dichiararvi le nostre buone intenzioni. Anche un bambino capirebbe che un simile enunciato e' di per se un paradosso essendo il "
termine" politico ormai coinvolto oltre ogni misura nella connivenza con coloro che a loro avviso dovrebbero essere i "nemici" da combattere.Ma allora ci si pone un problema:chi, legittimamente puo' affermare un tale proposito senza cadere nel paradosso, e quindi comunicanto, come minimo agli interlocutori una sensazione di fastidiosa sfiducia?Ovvero quanti e chi possono essere i legittimi rappresentanti di una battaglia che coinvolgendo tutta la societa' non riesce a trovare una voce sufficentemente credibile, davanti alle istituzioni e davanti al Paese?Gente di buona fede, dira' qualcuno, e di buona volonta' diranno altri. O forse e' questione di peedigre.di credibilita' che non passa tanto attraverso le enunciazioni di principio, ma attraverso il vissuto quotidiano, che al di la' delle appartenenze politiche, da solo e' capace di dare garanzie.La nostra democrazia, e non solo, vive una crisi di rappresentabilita', facciamo fatica, eccetto alcune onorevoli eccezzioni, a "credere" in qualcuno, ad elargire q

uella fiducia, che una volta che se ne e' andata non torna piu' indietro; e d'altra parte, per altrettanto paradosso, nulla ci smuove piu', degli scandali quotidiani descritti dalla stampa e dalle fonti di informazioni tradizionali. Personalmente preferisco l'underground, quella corrente di informazioni sottesa e spesso inestricabile di informazioni che passa attraverso la parola del vicino di casa, che perlomeno non ha interessi privati in atti d'ufficio, o la mia fruttivendola, che peraltro sembra piu' informata del questore;Gaetano ha ragione, le istituzioni, sopratutto quelle totali tendono ad autolegittimarsi, e per una dama di San Vincenzo che nasce, vi sono almeno dieci briganti ad attendere. Nient'altro, riflessioni.

 
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