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Conferenza droga
Partito Radicale Jean-Luc - 29 giugno 1990
COLTIVAZIONE DI COCA ANCHE IN AFRICA

La guerra contro la droga comincia a fare trasparire alcuni effetti perversi che anche i più critici degli antiproibizionisti non avrebbero potuto presupporre. Ad esempio, gli esperti della lotta anti droga hanno potuto dimostrare che la contromossa immaginata dai baroni colombiani del narcotraffico, contromossa già in atto, consiste semplicemente non più nell'esportare la cocaina, ma bensi' intere piantaggioni di coca verso l'Africa australe. Gli agronomi concordano infatti nel affermare che le condizioni per la coltivazione della coca sono pressochè identiche a quelle necessarie per la coltivazione del caffè. Non è difficile immaginare l'enorme potenziale che puo' ancora essere sfruttato. Questa nuova strategia dei trafficanti colombiani ha un doppio vantaggio; da una parte contrastare l'offensiva americana focalizzata esclusivamente sulle piantaggioni di coca ed i laboratori di fabbricazione di cocaina situati nei paesi andini (Perù, Bolivia e Colombia), e d'altra parte assicurare la spedizione, più effic

ace, meno onerosa dall'Africa verso l'Europa, questa senza dubbio il nuovo obiettivo dei diversi "cartelli" della cocaina.

Strategia semplice, limpida e ... piena di promesse

La guerra alla droga si sta mondializzando, non solo nei suoi aspetti di repressione poliziesca e giudiziaria, ma anche nei suoi aspetti militari. La Comunità europea, che ha sempre considerato l'Africa una sua zona di influenza, non potendo essere questa una sua riserva di caccia, sta preparando la controffensiva. Tutto porta a credere che l'Africa sta per diventare per l'Europa occidentale cio' che l'America latina rappresenta per gli Stati Uniti; e lo stesso rapporto puo' essere stablito tra l'Europa centrale per la CEE e l'America centrale per gli USA. L'Africa, oltre a subire la guerra alimentare che ogni anno stermina per fame e per miseria decine di milioni di persone, sarà ugualmente afflitta dal flagello della guerra alla droga, del quale fino adesso era stata miracolosamente assente. L'Europa centrale invece, a causa della non-esistenza degli Stati Uniti d'Europa necessari alla gestione coordinata dei fenomeni politici che sta vivendo, per l'effetto dell'introduzione di un capitalismo tanto più sel

vaggio quanto meno controllato da alcuna struttura politica adeguata, non mancherà di trasformarsi in una vasta zona di riciclaggio del denaro sporco.

Sembra che ancora una volta solo il Partito Radicale sia cosciente del dramma che si sta svolgendo. Ma non basta la testimonianza. E' solo attraverso l'iscrizione al partito di decine di migliaia di persone in tutto il mondo che troveremo la forza, l'energia, l'intelligenza ed i fondi necessari per rilanciare questa battaglia fondamentale che si avvera essere sempre più drammaticamente necessaria ed urgente, contro lo sterminio per fame, per rinforzare la battaglia a favore degli Stati Uniti d'Europa subito integrandovi quei paesi che si sono liberati dal comunismo, per poter portare avanti la battaglia antiproibizionista per la legalizzazione di tutte le droghe, unico modo per impedire la trasformazione di un problema medico sanitario in un dramma mondiale dalle mille sfaccettature, sociali, poliziesche, giudiriche e giudiziarie e sempre più militari.

 
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