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Conferenza droga
Madonia Marco - 11 agosto 1990
Arghhhhhhhhhh.....
...mi sento accerchiato, ma combattero' lo stesso, e passo a dare risposte con ordine:

MONELLA: carina, la tua battuta.

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CLAUDIA: si sta parlando, almeno da parte mia, di droghe cosidette "leggere", cioe' principalmente marijuana e derivati.

Probabile che le pene per le droghe leggere siano la meta' di quelle per le pesanti, in presenza di forti differenze di profitti, ma che c'entra questo ? Forse che chi ammazza una persona di 20 anni prende la meta' esatta della pena di quello che ammazza una di 40 anni ? Cioe', mi riesce difficile comprendere questo tuo voler proporzionalizzare le pene. E' ovvio che c'e' una diversa misura tra i due reati, ma non chiedere che sia la corrispondenza esatta di una media ponderata tra rischi, benefici, attitudine allo sballo e chissa' quali altre variabili. Eoi la mia non e' economia del Bar dello Sport: parlo per me, ma vari amici miei non se la sentono piu' di buttare a mare carriera, onorabilita' e reputazione solo per uno stupido spinello. Bada bene, sono valori questi validi per loro (oltre che per me), ma almeno nei loro confronti la legge famosa ha funzionato. In quanto alla definizione droga, e' chiaro che un limite bisogna pur darlo (se no anche il the sarebbe una droga, a sentire Marco Polo...). E il

limite e' deciso, penso, anche da studiosi, non solo da governanti. D'altra parte, ti faccio l'esempio dell'atrazina: non sto a dire se il limite attuale sia giusto o no, ma fino a quel limite si puo' arrivare, ma basta un miliardesimo di milligrammo in piu' per fare scattare il reato: e dubito che un miliardesimo di grammo sia piu' nocivo del limite...ma un limite bisognava pur darlo !

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GIANCARLO: non ho letto quei libri, lo faro' appena avro' tempo. Ho letto solo il vecchio buon CAMPA CAVALLO CHE L'ERBA CRESCE (edizioni Re Nudo). Incidentalmente rispondo pure alla QUATTROCCHI, cosi': si, ho fumato, e tanto pure, e ho coltivato (ragazzi, come cresce in Sicilia...69 piantine il record). Tanto oramai e' caduto in prescrizione, per me, eh eh....

Ma l'ho fatto solo in un periodo d'eta che comprende anche queste esperienze, un periodo (anni '70) permeato di quella cultura che vuole tutti fumatori.

Non son pentito, per carita', ma mi sembra, adesso, di avere fatto una cosa molto stupida, inutile. in fondo non valeva la pena di spendere soldi, rischiare tanto (e ora di piu') e farsi rimproverare, con sguardi addolorati annessi, dalla madre che scopre che poi la cannabis in giardino non era esattamente Papiro Egiziano (le bugie hanno le gambe corte, sigh!).

Ora come ora ritengo che queste esperienze siano da evitare, alle nuove generazioni, che sia il momento di dare nuovi indirizzi che non quelli dei paradisi piu' o meno artificiali. Quando va, meglio una buona birretta con gli amici.

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MASSIMILIANO: in quanto all'anonimato, ritengo anch'io che gli abusi della Polizia siano una cosa spregevole e deplorevole. In fondo il drogato (pesante, che per quello leggero bastano dei sani calci in culo) che si vuole curare ha bisogno, e anche diritto, di un aiuto comprensivo, non repressivo. Ma attenzione: io sono disposto ad aiutarlo una, due volte, forse. La terza no. Chi si avvicina all'eroina sa cosa rischia, in genere e' maggiorenne e vaccinato, e quindi non ha il diritto di disturbare piu' di tanto gli altri cittadini. Non condivido la sua scelta, e se l'ha fatta, gli chiedo di essere coerente. Ne esca da solo, senza piatire aiuto decine di volte. Beninteso, lo Stato lo aiuta (male, forse, ma lo aiuta), ma non si ha il diritto di fare pesare alla collettivita' i propri problemi, almeno non in continuazione.

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Ok, io ho finito, ed aspetto le vostre reazioni (violente, immagino...)

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Il Marco logorroico

 
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