Allora, perche' mi domando, (forse un po' ingenuamente) i governi si ostinano a non prendere decisioni cosi' ovvie?

Qualcuno potrebbe rispondere che lo Stato non puo' fare il "droghiere" o lo spacciatore!! D'accordo, ma la risposta e' che non puo' neanche nascondersi dietro un dito, pensando che gli effetti sociali siano minori ed in qualche modo meno importanti di quelli che si verificano sui consumatori. "Abbiamo fatto la legge antidroga per salvaguardare il valore della vita delle persone, per ristabilire dei principi che si stanno perdendo" dicono i fautori della Craxi-Jervolino.

Quanta demagogia!!!!!! O forse, a voler essere indulgenti nei loro confronti possiamo dire che probabilmente sono in buona fede!!! Sta di fatto che durante una guerra, prima che si passi a discutere delle cause che l'hanno determinata e a porre dei termini perche' non si ripeta piu', occorre sbrigarsi e fare presto per soccorrere i feriti di questa guerra. Occorre fare presto per alleviare i problemi sociali indotti da questa guerra. Ed invece???? Insomma, sembra proprio che manchi il buon senso!!!!!!!!!!!!!

A voler fare l'avvocato del diavolo, fermo restando che una soluzione come quella prospettata dalla Terni, mi pare la piu' consona, almeno nell'immediato, ritengo che ci siano delle resistenze di ordine culturale che impediscono alla gente di scegliere la soluzione piu' ovvia: legalizzare la droga. Esse possono risiedere nella ineducazione al problema ed al suo approccio. Alla non conoscenza della sostanza. Si sa, l'alcool, in tutti i suoi aspetti, lo conosciamo tutti, da sempre; ci sono richiami biblici, e metafore sempre bibliche: ".........la vigna del Signore" ecc. ecc. Insomma al vino, all'alcool si e' abituati, alla droga, all'eroina no. Ma neanche alla cannabis e derivati leggeri. Per cui occorre fare opera di propaganda seria e onesta. .......... gia', ......... ma i mezzi di informazione di chi sono???????? ........... quelli che determinano le coscienze.

Eppure e' talmente semplice!!!!!!