Conferenza droga |
Terni Laura
- 26 settembre 1990
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La proposta antiproibizionista ha il pregio di essere logica, documentata, e convincente. E la prima reazione di chi si avvicina alla tesi antiproibizionista e` quasi di sgomento, perche` si chiede giustamente :" ma allora come mai i governi si ostinano a non prendere decisioni cosi ovvie?" Oltre che una decisione "ovvia", secondo me e` una decisione "rivoluzionaria". E per convincere i governi ad adottare la legalizzazione delle sostanze stupefacenti come nuova strategia internazionale per stroncare il mercato clandestino delle droghe, occorre un intervento "dal basso". Se l'opinione pubblica, cioe` le idee delle persone che scelgono (eleggono) i loro rappresentanti al governo della cosa pubblica, preme sui governanti, costoro presto o tardi debbono seguire: ma l'opinione pubblica deve essere formata, attraverso una corretta informazione. Purtroppo i mezzi di informazione di massa non sono sempre liberi da influenze politiche e/o mafiose, |
e una disinformazione organizzata a volte uccide un informazione scomoda. Non sono d'accordo che "durante una guerra, prima che si passi a discutere delle cause che l'hanno determinata e a porre dei termini perche` non si ripeta piu`, occorre far presto per soccorrere i feriti di questa guerra." Secondo me e` giusto e urgente soccorrere i feriti, ma "contemporaneamente" cercare di porre fine alla guerra stessa. Oggi vediamo impegnati nella Lega Internazionale Antiproibizionista, Docenti di Criminologia, di Psychiatria di Diritto Penale, Deputati al Parlamento Italiano ed Europeo, l'ex Capo del Servizio Antidroga della Polizia di New York, il Direttore del Programma di Ricerca sulla Tossicodipendenza del Comune di Amsterdam, un membro del Consiglio Statale sugli Stupefacenti (Brasile), il Vice Presidente della Drug Policy Foundation di Washington, Economisti, Magistrati, Avvocati, Scrittori, Giornalisti (il Redattore capo del settimanale "The Economist"), Sociologi, Antropologi (il Consigliere della Commissio ne nazionale sul problema della conversione delle colture di Coca, in Bolivia), Storici, Politologi, Funzionari di Polizia, Sacerdoti, medici, ecc. Un primo passo per realizzare una giusta informazione nel mondo. Il resto tocca a noi. Ad ognuno di noi. |
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