discussione commento separatamente i messaggi diClaudia e di Laura. Riguardo la notazione al volo di
Claudia, ci sono alcune cose da chiarire. Non ho mai
affermato che la fine del proibizionismo negli Stati
Uniti non ebbe alcun risultato. Ho detto esattamente
che non produsse risultati positivi contro l'uso
smoderato di alcolici. In altre parole, non e` stato
utile ne' ad eliminare l'alcolismo ne' ad attenuarlo
in misura ragionevole. D'altronde, l'alcolismo e` un
fenomeno grave in paesi che non hanno mai imposto un
proibizionismo, come attualmente in Italia.
Non so se l'alcol spacciato sotto il proibizionismo
fosse di pessima qualita`, ma ammesso che lo fosse,
non e` quello il problema. Per due motivi. Il
controllo di qualita` di cui parla Claudia e`
chiaramente inaffidabile, sull'alcol come su molti
prodotti alimentari. La non remota vicenda del vino
al metanolo puo` far luce su quanto ci si debba
fidare di tali controlli. Insieme a questo, non mi
si venga a dire che la concorrenza fa la qualita`. Al
contrario, la concorrenza fa prezzi sempre piu`
bassi, e per arrivare a prezzi competitivi non si
puo` che ricorrere a meccanismi di produzione
economici e scadenti. Ora che un'auto sia costruita
con materiali scadenti o riciclati e` accettato, in
quanto e` un mezzo la cui inaffidabilita` non e`
immediatamente evidente. Ma degli alimenti si fa un
uso diretto e biologico, non si possono accettare
deficienze qualitative. Il secondo motivo e` che se
ha importanza che l'alcol sia di buona qualita` o
meno, la faccenda diventa irrilevante quando si parla
di droga. Un po' come preoccuparsi che la
ghigliottina funzioni bene o male. Il paragone e`
ovviamente esagerato, ma questo discorrere sulla
buona qualita` o meno della droga mi sembra davvero
assurdo. In conseguenza di questo, continuo a pensare
che l'esperienza del proibizionismo negli Stati Uniti
non favorisca l'antiproibizionismo sulla droga, ma al
contrario ne accenna l'inefficacia. Naturalmente in
uno stato di proibizionismo chi puo` bere tende a
bere molto, ma non mi sembra che le cose siano molto
cambiate senza proibizionismo. Bere molto non dipende
solo dal fatto che non si ha la possibilita` di bere
ovviamente. Qualsiasi generica insoddisfazione puo`
portare al consumo eccessivo di alcolici. Infatti non
mi sembra che si possa dire che senza proibizionismo
si sia anche solo attenuato l'alcolismo.
Sono d'accordo quando Claudia fa notare che la
rimozione del proibizionismo snelli` il sistema
giudiziario da intasamenti e ridusse le spese
eccessive implicate nel criminalizzare chi bevesse.
Ma sono d'accordo per quello specifico contesto, ed
infatti non ho mai detto che il proibizionismo in
U.S.A. fu buona cosa, dico che fu negativo per fatti
del tutto incomparabili con quelli del divieto di
produrre e vendere droga. Nel caso della droga, la
faccenda ha un peso molto diverso, in quanto si
tratta di una sostanza diversa e assai piu`
pericolosa, che costituisce una volta assunta un
pericolo per se' e per gli altri. Se il pericolo c'e`
poco mi importa se per neutralizzarlo si affollano
le galere o i centri di recupero. In tal caso, questo
diviene un problema secondario da affrontare non
certo legalizzando il pericolo, rendendolo minaccia
per tutti e traendone perfino guadagno.
Mi compiaccio che Claudia non creda che l'a.p.
intenda eliminare ogni criminalita`, ma solo quella
sulla droga. Ma forse non ha capito che eliminerebbe
la criminalita` illegale sulla droga e darebbe il via
a quella legale. Ma l'atto criminoso, in quanto
produzione e vendita di sostanza nociva, resta. La
criminalita` sulla droga sarebbe incarnata dallo
Stato, ma che cambia in termini concreti sulla salute
e la sicurezza della gente? Cambia che si dovrebbe
accettare l'idea che lo Stato stesso commette un
crimine. Non molto rassicurante quindi. Si sta solo
facendo una gran confusione perche' si e` contro il
narcotraffico e lo si vuole soffocare. D'accordo, ma
mi sembra di capire che lo si voglia soffocare con un
prodotto migliore e a prezzo piu` basso. Ma qui non
si parla di auto o di computer, ma di droga. Non
capisco in base a quale logica idiota se uccide lo
Stato va bene e se uccide il narcotrafficante
colombiano e` un crimine. Si odia a tal punto il
criminale che lo si identifica col crimine stesso,
sostituito il "criminale" dallo Stato, il crimine non
c'e` piu`. Tutto cio` e` illogico.
Concludo rammentando a Claudia che non metto in
discussione la quantita` di documenti a disposizione
sulla questione antiproibizionistica. E` un fatto sul
quale, al contrario di quanto si lamenta, si insiste
molto. Ho molti dubbi sulla qualita` di tale
quantita` pero`.