Per chiarezza, commento separatamente il messaggionumero 248 di Laura Terni. Laura dice che Io non
capisco la differenza tra "il traffico illegale di
droga gestito dalla malavita internazionale e la
legalizzazione del prodotto gestito come uno dei
tanti medicinali che si trovano in farmacia." Io
invece non credo di non capirla, credo che non ci
sia per nulla, sostanzialmente. Primariamente in
farmacia si trovano medicinali che non possono
essere messi alla stessa stregua delle droghe.
Quelli hanno un utilizzo medico ben preciso, non
si usano per la soddisfazione che danno in se' se
non in casi in cui la terapia lo richiede. Le
droghe invece sono usate da persone anche sanissime.
Infatti non capisco dove sia la bonta` etica del
drogarsi con la ricetta. Mi domando cosa ci possa
essere scritto sulla ricetta. Uno ha un cancro
dolorosissimo e prende la morfina. D'accordo. Un
altro ha perso il lavoro e va a comperarsi una
striscia di cocaina. C'e` una qualche differenza.
Laura dice che "di droga illegale si muore" e che
c'e` differenza "tra eroina tagliata male, dosata
dallo spacciatore, venduta per strada ad un prezzo
folle che ci si puo` permettere solo rubando o
spacciando, ed eroina prescritta da un medico con
l'obbligo di informare e dissuadere, e nella dose
giusta." E` ovvio che si muore anche di droga
legale. Il discorso l'ho gia` trattato nel mio
precedente messaggio. L'obbligo di un medico che
informa e dissuade non mi pare poi sufficiente a
fermare od attenuare il consumo. Si pensi alle
forti campagne contro il fumo e l'abuso d'alcol,
tutte senza esiti rilevanti. "Giordano non ha capito
che non legalizza il pericolo, ma la sostanza." A me
sembra che voi non abbiate capito che il pericolo e`
conseguenza dell'uso della sostanza. Non sono cose
scisse. "E poi Giordano parla di criminalita` legale,
cosa vuol dire? Se un prodotto e` legalizzato, e`
'controllato'. Come puoi immaginare una criminalita`
legale?" Me lo domando anch'Io cosa vuol dire,
criminalita` legale. Ne parlo perche' ne parlate voi
quando parlate di legalizzare sostanze proibite. Per
me esisterebbe solo criminalita` camuffata in modo
legale. Io legalizzo l'omicidio e lo "controllo",
dandogli certe restrizioni. Ad esempio si puo`
uccidere solo una volta nella vita. Bene, questo e`
l'equivalente della legalizzazione e "controllo" di
cui parla Laura. E` legale, ma resta un crimine, se
non vogliamo che legalita` e crimine siano solo
parole prive di senso.
Io non mi diverto a dire che l'antiproibizionismo e`
illogico ed erroneo in ogni particolare. Penso che
sia cosi` e lo scrivo anche, perche' penso che sia
cosi`. Tu continui a ripetere che sono disinformato,
ma non mi informi e non mi dici dove lo sarei. I
miei dubbi sull'antiproibizionismo sono tali proprio
perche' non sono un giudizio definitivo. Non capisco
come fai a dedurre che Io sia preconcetto e non
andro` a leggermi le altre argomentazioni a favore
del proibizionismo. Il tuo piuttosto e vuoto realismo
verbale. Continuare a dire che parlo di cose che non
capisco e non conosco. Io mi sento assolutamente in
buona fede, e non mi interessa spostare il discorso
su chi sarebbe dogmatico o meno. Pensala come ti
pare, Io credo di poter lealmente dire che finora non
mi hai fornito un solo motivo valido per accettare lo
antiproibizionismo. Spero che chiunque abbia la
ventura di leggere questo scambio di messaggi sia
piu` obiettivo e magari antiproibizionista per dei
motivi che puo` spiegare, e non perche' e` radicale.