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Conferenza droga
Tedoldi Giordano - 27 settembre 1990
Harry Prejudice.
Per chiarezza, commento separatamente il messaggio

numero 248 di Laura Terni. Laura dice che Io non

capisco la differenza tra "il traffico illegale di

droga gestito dalla malavita internazionale e la

legalizzazione del prodotto gestito come uno dei

tanti medicinali che si trovano in farmacia." Io

invece non credo di non capirla, credo che non ci

sia per nulla, sostanzialmente. Primariamente in

farmacia si trovano medicinali che non possono

essere messi alla stessa stregua delle droghe.

Quelli hanno un utilizzo medico ben preciso, non

si usano per la soddisfazione che danno in se' se

non in casi in cui la terapia lo richiede. Le

droghe invece sono usate da persone anche sanissime.

Infatti non capisco dove sia la bonta` etica del

drogarsi con la ricetta. Mi domando cosa ci possa

essere scritto sulla ricetta. Uno ha un cancro

dolorosissimo e prende la morfina. D'accordo. Un

altro ha perso il lavoro e va a comperarsi una

striscia di cocaina. C'e` una qualche differenza.

Laura dice che "di droga illegale si muore" e che

c'e` differenza "tra eroina tagliata male, dosata

dallo spacciatore, venduta per strada ad un prezzo

folle che ci si puo` permettere solo rubando o

spacciando, ed eroina prescritta da un medico con

l'obbligo di informare e dissuadere, e nella dose

giusta." E` ovvio che si muore anche di droga

legale. Il discorso l'ho gia` trattato nel mio

precedente messaggio. L'obbligo di un medico che

informa e dissuade non mi pare poi sufficiente a

fermare od attenuare il consumo. Si pensi alle

forti campagne contro il fumo e l'abuso d'alcol,

tutte senza esiti rilevanti. "Giordano non ha capito

che non legalizza il pericolo, ma la sostanza." A me

sembra che voi non abbiate capito che il pericolo e`

conseguenza dell'uso della sostanza. Non sono cose

scisse. "E poi Giordano parla di criminalita` legale,

cosa vuol dire? Se un prodotto e` legalizzato, e`

'controllato'. Come puoi immaginare una criminalita`

legale?" Me lo domando anch'Io cosa vuol dire,

criminalita` legale. Ne parlo perche' ne parlate voi

quando parlate di legalizzare sostanze proibite. Per

me esisterebbe solo criminalita` camuffata in modo

legale. Io legalizzo l'omicidio e lo "controllo",

dandogli certe restrizioni. Ad esempio si puo`

uccidere solo una volta nella vita. Bene, questo e`

l'equivalente della legalizzazione e "controllo" di

cui parla Laura. E` legale, ma resta un crimine, se

non vogliamo che legalita` e crimine siano solo

parole prive di senso.

Io non mi diverto a dire che l'antiproibizionismo e`

illogico ed erroneo in ogni particolare. Penso che

sia cosi` e lo scrivo anche, perche' penso che sia

cosi`. Tu continui a ripetere che sono disinformato,

ma non mi informi e non mi dici dove lo sarei. I

miei dubbi sull'antiproibizionismo sono tali proprio

perche' non sono un giudizio definitivo. Non capisco

come fai a dedurre che Io sia preconcetto e non

andro` a leggermi le altre argomentazioni a favore

del proibizionismo. Il tuo piuttosto e vuoto realismo

verbale. Continuare a dire che parlo di cose che non

capisco e non conosco. Io mi sento assolutamente in

buona fede, e non mi interessa spostare il discorso

su chi sarebbe dogmatico o meno. Pensala come ti

pare, Io credo di poter lealmente dire che finora non

mi hai fornito un solo motivo valido per accettare lo

antiproibizionismo. Spero che chiunque abbia la

ventura di leggere questo scambio di messaggi sia

piu` obiettivo e magari antiproibizionista per dei

motivi che puo` spiegare, e non perche' e` radicale.

 
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