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Conferenza droga
Tedoldi Giordano - 27 settembre 1990
Non credo di essere un moralista, questo significa
che se lo sono, o sto mentendo o lo sono senza averne

coscienza. Ho appena letto il messaggio di Claudia,

e mi sembra una buona occasione per definire ancora

meglio i termini della questione. Non capisco perche'

il concetto di criminalita` legale ti suoni moralistico, Claudia. Al momento posso solo inferire

che sia una tua impressione soggettiva, perche' non

c'e` alcun motivo per cui uno che dica "criminalita`

legale" debba essere un moralista. Allo stesso modo,

non vedo come possa costituire prova di moralismo

il fatto che sto scrivendo lunghi messaggi sulla

questione. Uno scienziato che scrive lunghi trattati

sull'atmosfera di Marte e` un moralista? Puo` darsi,

ma non perche' scrive lunghi trattati. Non ho mai

negato che l'alcol sotto il proibizionismo fosse

di pessima qualita`. Semplicemente non lo so. E

poiche' non credo che comunque il fatto abbia alcuna

attinenza con la qualita` delle droghe, non intendo

verificare la notizia fornitami da Claudia. Ho gia`

detto come una cosa e` la qualita` dell'alcol, altra

la qualita` della droga. La prima gư garantisce la

incolumita` fisica, la seconda no. Puo` far si` che

non si muoia per miscele impure, ma non evita la

dannosita` intrinseca delle droghe. Non credo di

essermi dato la zappa sui piedi Claudia, citando

l'esempio del metanolo. Sono convinto che vi siano

una gran quantita` di prodotti nocivi attualmente

in commercio, senza che nessuno se ne accorga. Il

fatto che ci si sia accorti del metanolo, sta a

significare che ogni tanto se ne scopre qualcuno,

nonche si scoprono tutti e vengono tutti risolti.

Citavo il metanolo perche' magari a qualcuno saltava

in mente di dire che la sofisticazione alimentare e`

un fenomeno assolutamente sotto controllo.

Concludo con un commento circa l'atteggiamento di

Claudia. Forse mi sbaglio, ma credo che se Io sono

moralista lei e` immoralista in senso esattamente

speculare. Credo Claudia che dovresti osservare se

pensi quello che pensi perche' ne hai motivo o

perche' temi di essere definita moralista. Io non

ho paura di essere definito tale, la parola non mi

spaventa (probabile che tu abbia avuto diverse

esperienze con lei, piu` traumatiche) e anzi la

trovo un po' confusa e senza senso. Ma se e` un

sinonimo particolare di "dogmatico", sono

provocatoriamente convinto che tu lo sia molto piu`

di me. Infatti, non vedo come un immoralista possa

essere meno dogmatico del moralista, sono coniugati

e imprescindibili l'uno dall'altro.

 
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