Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 12 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza droga
Di Giorgio Claudia - 27 settembre 1990
Caro Giordano,

e poi basta davvero, se no questo discorso finisce per sembrare uno di quegli strazianti "duelli" televisivi che andavano di moda anni fa, proprio non ci siamo.

Fai delle affermazioni completamente destituite di qualsiasi fondamento scientifico e risibili anche alla luce del comune buon senso. Che l'alcool provochi alterazioni fisiche e psichiche e' talmente ovvio che esistono delle leggi che vietano la guida in stato di ebbrezza alcoolica, stato che viene definito come tale dopo l'assunzione di una dose tutt'altro che gigantesca della sostanza.

Metti in un medesimo pentolone droghe leggere e cocaina, come se una sigaretta di marijuana e una presa di coca fossero la stessa cosa. Non voglio aprire il dibattito sulla differenza tra droghe leggere e pesanti, ma che questa differenza ci sia e' riconosciuto dagli studiosi di tutto il mondo, e se poi a te non interessa andare a verificare cosa dice chi si occupa professionalmente dell'argomento, non so davvero cosa farci.

Il rapporto tra le morti per assunzione di droga e per alcolismo negli USA e', se ben ricordo, di 1 a 100. Noi stessi in Italia viviamo un problema di alcoolismo "sommerso" (nel senso che se ne parla poco assai) di dimensioni rilevanti. Basta un giro per gli ospedali del Nord Italia per verificare le percentuali di cirrosi epatiche che ci sono. Quanto all'intrinseca pericolosita' dell'alcool, gli atti di violenza che vengono fatti risalire al suo uso sono infinitamente maggiori di quelli legati all'uso di droga. I reati della droga, infatti, sono collegati alla necessita' di cercare soldi per comprarsela, i reati di alcool (per non parlare degli incidenti, sul lavoro o stradali) sono legati direttamente al suo consumo. Quello che sto dicendo e' surrogato da fatti, cifre, evidenze. Ripeto, sia in questa conferenza che nell'archivio p.r. esistono pacchi di documenti sull'argomento e non si tratta necessariamente di documenti etichettabili come "di parte", purche' tu non definisca automaticamente "di parte" qua

lsiasi studio o ricerca che dica qualcosa che non si accorda con i tuoi punti di vista.

Demonizzare la droga in se' mi sembra assurdo, semplicistico e del tutto inutile. Permettimi, Giordano, ma a me sembra che tu abbia ecceduto nell'assunzione di discorsi di Intini...

Claudia

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail