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Conferenza droga
Terni Laura - 29 settembre 1990
Il racconto a volte serve come "esemplificazione" di un discorso, proprio per chiarire, con l'esempio applicato, un concetto astratto. E Giordano ha capito perfettamente il meccanismo adottato, e ha "risposto" anche lui con l'esempio, aggiungendo i suoi dubbi e le sue perplessita` alla tesi da me formulata. Naturalmente trattare un tema cosi complesso non e` facile, e mi rendo conto che dopo ogni mio intervento ce ne vorrebbe un altro per chiarire qualche punto oscuro. Con la droga finalmente "legalizzata", messa in vendita come qualsiasi altro medicinale in farmacia, cosa succederebbe agli "altri", e cioe` a tutti i ragazzi non drogati del mondo? Farebbero tutti la fila per potersi iniettare senza paura, il veleno nelle vene?
Quando i radicali parlavano del divorzio, la reazione fu quella di paventare lo sfascio della famiglia: i radicali, invece, volevano che fossero legalmente sciolti matrimoni in realta` gia` sfasciati perche` fosse possibile legalizzare unioni gia` esistenti. Quando i radicali venivano accusati di essere "abortisti" (accusa menzognera che ancora ci indigna), la gente paventava l'ipotesi dell' aborto "a gogo". In realta` i radicali chiedevano invece che l'aborto fosse DEPENALIZZATO: che fosse cancellato dal codice penale il "reato d'aborto" che determinava la clandestinita` di un atto peraltro molto diffuso. Come vedete il meccanismo e` lo stesso. Forse che la liberta` fa paura? Quando in America fu prospettata la liberazione degli schiavi, la prima reazione fu una rivolta proprio degli schiavi. Avevano paura della loro stessa liberta`.

Noi pensiamo invece che la liberta` e` un bene immenso, e le nostre proposte sono sempre tese verso una liberta` di pensiero, di parola e di azione.

 
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