sembrerebbe essere un problema di valori sostitutivi intorno adun generica situazione di rifiuto della realta'.
Anche in ordine a questo tipo di problemi e' nata la psicologia
transazionale che studia, appunto le "transazioni" i compromessi
che quotidianamente facciamo con noi stessi, al fine di
"accontentarci" di qualcosa al posto di qualcos'altro realmente
desiderato.
Questo tipo di operazione, appare in effetti assai sfruttato
dalla pubblicita', ivi compresa quella citata.
Sarebbe pertanto interessante considerare quante volte si sia
reinterpretato un amore, il sesso, il lavoro, od una qualunque
delle attivita' umane come valore sostitutivo di qualcos'altro.
Quanti matrimoni falliti, quanti suicidi, quanto "male oscuro"
potrebbero venir spiegati in questo modo?
Scopo di questa conferenza e' pero' la dissertazione sui
problemi della droga, tossicologicamente intesa, intorno a
qualcosa di origine chimica che provochi dipendenza e tolleranza
a caro prezzo e non gia' legalizzata come la caffeina o la
nicotina o l'alcool etilico.
Non facciamoci sentire, senno' potrebbe andare a finire che
dovremo far l'amore o seguire una partita di calcio o bere coca
cola solo dopo schedatura e goderne su presentazione di apposita
ricetta.
Auguri.
giancarlo