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Conferenza droga
Tedoldi Giordano - 30 settembre 1990
Summa Toxicologica
Giancarlo non credo che tu abbia letto con la dovuta

attenzione l'intera discussione. Il tuo messaggio non

e` che una lunga lamentela da parte di chi, in base

ad una singola esperienza personale, vuole insegnare

"come recuperare un eroinomane," convinto della

bonta` del proprio sentire (la tua e` una risoluzione

emotiva non scientifica infatti) rispetto alle

osservazioni ciniche e alle "immotivate crudezze di

espressioni" cui ci siamo abbandonati un po' tutti,

ed Io in particolare a quanto dici.

Ma non e` di recupero di tossicodipendenti e generici

emarginati che si e` discusso, ma dei pro e dei

contro della specifica teoria antiproibizionistica,

secondo il giudizio di ciascuno degli intervenuti.

Alessandra, con tutte le sciocchezze che ha detto,

le ha intese pur sempre in quest'ottica, non come

discorsi a se'. Non puoi valutare le sue affermazioni

isolandole e relazionandole al problema del recupero

dei tossicodipendenti, perche' questo non e` neanche

uno scopo dichiarato dell'antiproibizionismo, che si

prefigge invece di far perdere interesse nel consumo

di droghe. Allo stesso modo il mio discorso e`

iniziato ed e` proseguito tendendo ad un'unica

questione: se l'antiproibizionismo sia una teoria

globalmente valida per raggiungere quegli scopi che

si prefigge, essendo tali scopi giusti. Ora partendo

da queste premesse il tuo messaggio non puo` essere

utile ne' a chi e` interessato alla discussione sullo

antiproibizionismo, in quanto non dice nulla di

nuovo, ne' a chi e` interessato al recupero dei

drogati, in quanto non si puo` certo prendere sul

serio la tua candida storia di cordate e assistenti

che si sposano col tossico in cura. Mi permetto di

prevedere i motivi per i quali tu hai scritto il

messaggio, senza volonta` polemica. Per dire la tua

su tutti. Detto cosi` sembra una motivazione comune

ed accettabile. Nella fattispecie e` poco comune e

per nulla accettabile.

Nel tuo messaggio riunisci tutto il "gruppo" che ha

parlato della questione antiproibizionistica, e a

ciascuno dai il suo, ignorando completamente sia

gli sviluppi precedenti del dibattito, sia il fatto

che questo "gruppo" e` costituito da menti assai in

dissenso tra loro, in certi casi, ed e` curioso che

tu non sia d'accordo con nessuno, possibile ma

curioso. Non poi tanto curioso se si osserva che la

tua conclusione sul problema non esiste,

positivamente, ma ti sei divertito a dare bacchettate

qua e la`. E` probabile che se tu avessi determinato

una posizione positiva e chiara, avresti rintuzzato

anche quella. Molto meglio terminare, come hai fatto,

con quelle osservazioni fumose e pessimistiche sui

burattini. Ma se mi permetti, a me e` sembrata la

rassegnazione dietro la quale si nasconde chi non ha

nulla da dire, non di chi pensa che dire sia comunque

inutile. Inoltre, non mi e` molto piaciuto che tu

abbia scelto proprio questo argomento, e la mia

persona, per divertirti a fare la tua Summa di 5k.

Approvo queste operazioni di svago, ma in altre

occasioni e con altri soggetti, e mi sembrano

comunque un po' annoiate e ridicole quando compiute

dal Giancarlo Ranieri che immagino.

Poiche', lo confesso, sono una specialista e forse lo

ideatore delle Summe "ora dico la mia e voi andate

tutti a cagare," ho riconosciuto subito la tua. Sia

chiaro, nulla di paragonabile alla vivacita` e al

sarcasmo delle mie, ma gli elementi tecnici ci sono

tutti: ripetizioni di osservazioni altrui camuffate

ed usate per le proprie argomentazioni,

generalizzazione e superficialita` nel delineare le

posizioni altrui, accentuazione degli aspetti

negativi in frasi "sospette" e che estratte dal loro

contesto appaiono terribili.

Ecco quindi un Giordano dal malcelato orrore e cinico

contro gli handicappati, (come se Io avessi detto:

il cinismo risolve il problema degli handicappati)

poi un'Alessandra Quattrocchi totalmente ignara degli

effetti biologici delle droghe, che e` tanto stupida

da ritenere che la dipendenza psicologica non ha

alcun legame con processi chimici e che la dipendenza

fisica non esiste, e infine si salva Laura Terni, che

e` tanto una brava donnina e non si fa illusioni,

quando invece se ne fa eccome, Giancarlo mio. Il

tutto condito da Naaloxone, recettori cerebrali e

l'equilibrio endorfine-stupefacenti.

Perdonami Giancarlo, ma se non c'e` altro, non credo

che alcuno di noi avesse bisogno del tuo intervento,

tranne Io stesso al quale hai dato l'opportunita` di

passare un po' di tempo a scrivere questo.

La tua storia col drogato, e ce ne sono di simili, e`

UNA storia. Non ci credo a questa fiaba del recupero

fatto in casa con litri di sensibilita` Ranieri

d.o.c. e assistenti amorose e figli tanto

responsabili e maturi. Voglio dire, non ci credo come

metodologia e mi pare ingiustificatamente

presuntuosa. Ne' sono d'accordo quando inizi ad

essere demagogico: la polizia "squallido e falso

simbolo paterno" (non ti chiedero` se tuo padre sia

stato poliziotto) e la "sottocultura del buco."

Mi verrebbe voglia di dirti, ma guarda alla tua di

cultura e lascia perdere la polizia che non e` quella

cosa che ti sgrida se prendi un voto basso a scuola.

Tutto quello che il crudele Giordano diceva sugli

handicappati, e` che in certi casi non c'e` via di

renderli pienamente integrati nella societa`, e tanto

meno nel caso di un tossicodipendente. Continuare a

spendere dolci parole su tale possibilita` e` quindi

ingannevole, ed un po' di vigorosa crudezza giova.

Meglio creare strutture adatte alla loro diversita`,

anziche' mettere i pantaloni a chi non ha le gambe o

portare al cinema il minorato mentale.

Ma tutto questo Giancarlo lo spazza via con la sua

mareggiata di sensibilita` e solidarieta`, con le

cordate e la tolleranza, ma anche con la dogmatica

diffidenza verso le leggi e lo Stato e la polizia

che e` sicuramente un simbolo fallico dopotutto.

Insomma, se ci fossero sessanta milioni di Giancarli

non vi sarebbe alcun problema droga e lo Stato

sarebbe efficiente e la polizia reciterebbe sonetti

di Shakespeare. Sto ironizzando, sia chiaro. Se e`

tutto qui (e dai che non e` tutto qui) un Giancarlo

solo e che non se ne parli piu`, grazie.

 
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