Se per il caffè, il vino, il thè, il tabacco, ci sono limiti e controlli, noi li reclamiamo anche per l'eroina e la cocaina. Sapendo, certo, anch'io come Laura e Caterina, che nessuna sostanza in sé è un pericolo, che il curaro può essere un potente antidoto, che l'eroina è uno straordinario analgesico, ma che i consumi prescindono spesso da fattori puramente logici o sanitari e che si deve aiutare la gente a sbagliare di meno e comunque a pagare di meno il costo dei propri errori.A meno che, e questa è l'alternativa proibizionista, la proibizione non serva a far sparire droghe, venditoridi droghe, consumatori di droghe. Se così fosse però non esisterebbe il problema di cui stiamo appassionatamente dibattendo