Io sono antiproibizionista, ma leggendo messaggi come quello di Arnao mi vengono dei dubbi.

Una delle accuse piu' comuni che sento rivolgere agli antiproibizionisti, sempre parlando in soldoni, e' di aver armato tutto questo casino per potersi fare le canne in pace.

Con questo non voglio assolutamente insinuare che queste siano le motivazioni di Arnao, anche se il tono del suo messaggio lo farebbe supporre, tuttavia credo che la battaglia antiproibizionista possa avere successo solo convincendo la massa della popolazione a prendere atto dei danni causati dalla deregolamentazione DI FATTO esistente, (un po' come e' stato fatto per il divorzio e l'aborto); gia' cosi' non e' un compito facile perche' si vanno comunque a toccare tabu' profondamente radicati nella popolazione; tabu' con cui comunque il cittadino medio dovra' fare dei compromessi per poter appoggiare l'A.P. (La chiusura mentale sull'argomento di persone niente affatto stupide come Tedoldi dovrebbe dimostrare quanto la droga SIA un tabu'.)

In questo quadro pretendere di voler anche far digerire all'opinione pubblica un'apologia della cannabis mi sembra un errore politico gravissimo; rimuovere il tabu' stesso (unica motivazione sensata che vedo nell'intervento di Arnao) e' un operazione giusta, che prima o poi andra' fatta, ma anche molto piu' ambiziosa, per non dire utopistica, e comporterebbe comunque dei tempi molto piu' lunghi, inaccettabili dato che il risultato pratico sarebbe lo stesso... Almeno per chi combatte questa battaglia per fini umanitari (sconfiggere il narcotraffico, evitare le morti per overdose ecc. ecc.) e non egoistici (potersi fare, appunto, le canne in santa pace).