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Conferenza droga
Fiorenzi Massimiliano - 27 ottobre 1990
Aids:Nuovo test per i nascituri.

Roma- Un gruppo di ricerca europeo guidato dall'italiano Paolo

Rossi dell'Università Romana di Tor Vergata ha messo a punto il

primo test in grado di predire se il figlio di una donna

sieropositiva o malata di Aids sarà a sua volta sieropositivo o

no.

Il test,che entro pochi mesi dovrebbe essere messo a disposizione

dei laboratori e dei centri clinici, le uniche strutture che

potranno eseguirlo. E' stato presentato oggi da Rossi al Convegno

internazionale per le diagnosi e le terapie immunologiche, al

Ciocco ( Lucca ).

Le ricerche sono state sviluppate da scienziati fra cui Luigi

Chieco Bianchi ( Padova ),Hans Wigzell(Karolinska Institut di

Stoccolma),Britta Wahren(Stoccolma) e il gruppo del prof.Aiuti.

Il test può essere eseguito su donne incinte o che vogliano avere

un figlio e che siano sieropositive o malate di Aids.

Si basa sulla identificazione nel siero della madre di un

particolare anticorpo prodotto dall'organismo materno in presenza

dell'infezione da Hiv, e che è diretto verso una parte del virus

dell'Aids.

Se l'anticorpo è presente, la trasmissione dell'infezione da

madre a figlio viene impedita;Se invece è assente,la trasmissione

del virus si verifica.

Secondo gli autori del test il margine di errore di risultato è

intorno al 1%. La trasmissione madre-figlio dell'infezione è

attualmente responsabile del 90% dei nei casi dei bambini

sieropositivi.

Al febbraio scorso in Italia i bambini sieropositivi erano in

tutto 822;di questi, 730 avevano ricevuto l'infezione dalla

madre;gli altri erano stati infettati da trasfusioni.

Il figlio di una madre sieropositiva o malata di Aids ha circa

una probabilità su tre di nascere infettato dal virus,che la

madre gli trasmette attraverso il sangue durante las gestazione.

Estratto da IL TEMPO del 27/ott/90

 
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