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Conferenza droga
Agora' Agora - 6 novembre 1990
SIRINGHE PULITE PER LA GRANDE MELA
di Guido Votano (da New York via GreenNet)

A New York, è noto, si trova di tutto. In particolare, se sono

le droghe che cercate, avete a disposizione il più vasto

campionario possibile di sostanze, legali o meno. Ma le siringhe

no, a meno che non abbiate una ricetta medica. E' la conseguenza

piu' crudele ed inumana della guerra alla droga:

nell'impossibilità di fermare il flusso delle sostanze

clandestine, si interrompe, o si rende difficile il commercio

degli strumenti che servono ad usarle. Ed il rischio di infezione

per i 250.000 consumatori di droghe newyorkesi? David Dinkins e

Woodrow Myers, rispettivamente sindaco ed assessore alla sanità

della città più ricca del mondo, preferiscono le litanie

ideologiche della war on drugs alle misure sanitarie efficaci. Lo

scambio di siringhe è stato bollato come un 'rituale

sottoculturale' al quale i consumatori di droghe per via

endovenosa (CDVE) sono in qualche modo affezionati, un po' come

quello di passarsi lo spinello. Chi si oppone ai programmi di

scambio di siringhe sostiene che contribuiscono a mantenere il

vizio degli 'addicts', anzi li incoraggiano a continuare e a non

proteggersi dall'aids. Altri sostengono che per evitare le

infezioni basta il Clorox, il potente disinfettante (per fortuna

ancora disponibile nei drugstores senza ricetta) utilizzato per

sterilizzare le siringhe prima del riuso. Cosi' a New York i

programmi privati di distribuzione di siringhe pulite in cambio di

quelle sporche sono vietati da una legge dello stato, gli

attivisti che conducevano tali programmi sono stati arrestati e

processati, ed almeno 150.000 CDVE sono oggi HIV-positivi e

rischiano ogni giorno di infettare i propri partners, i propri

futuri figli, gli altri con i quali dividono quotidianamente lo

strumento del buco, e gli altri ancora, quelli che con il buco non

hanno mai avuto nulla a che fare. Siamo di fronte all'esatto

paradigma della guerra alla droga: negando la siringa pulita si

nega al consumatore di eroina la possibilità di scelta, si

cancella la sua stessa capacità di prendere decisioni, di entrare

in contatto con un servizio sanitario che si puo' occupare della

sua condizione e lo può consigliare nel modo migliore. Lo si

relega insomma nella categoria dei delinquenti, o di 'quelli che

hanno scelto di suicidarsi', lo si cancella dal conto, lo si mette

tra parentesi. Una crudeltà, certo, ma non solo. E' anche la

dimostrazione che l'ubriacatura ideologica della guerra alla

droga, a New York come a Roma, non ha nulla a che fare con le

politiche sanitarie. Se solo il 10% dei CDVE di New York

sviluppasse l'aids e fosse curato negli ospedali, (e sappiamo che

almeno il 60% di essi sono gia' oggi HIV-positivi) questo

costerebbe ai contribuenti americani più di 400 milioni di

dollari l'anno. Il sindaco Dinkins sa bene che un programma

efficace di distribuzione di siringhe, del tipo di quelli messi in

atto a Liverpool, da' risultati certi nella prevenzione. E costa

cento volte meno.

 
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