Autore: Anthony HENMAN
Organizzazione: LIA
La produzione delle foglie di coca ha portato allo sviluppo di un'economia contadina relativamente prospera, che combina con successo densita' demografica, piccoli gruppi familiari e un alto grado di organizzazione politica. Se questo fosse stato ottenuto con altri mezzi, gli economisti dello sviluppo avrebbero applaudito ai risultati.
I programmi di sostituzione delle coltivazioni, incapaci di soppiantare la logica delle forze di mercato, possono avere uno scarso impatto sulle aree di produzione, e trovano il loro scopo principale in un programma nascosto: quello di dividere la leadership dei contadini, aprendo quindi le loro comunita' all'interferenza politica di forze esterne.
L'elemento principale che sostiene l'attuale alto reddito dell'agricoltura della coca e' l'illegalita' del suo prodotto finale. Se questa illegalita' fosse eliminate, i prezzi della coca crollerebbero inevitabilmente, portando ad una maggiore diversificazione dell'agricoltura nelle regioni produttrici - un risultato cercato invano dai presenti progetti di sostituzione delle coltivazioni. Paradossalmente, quindi, la legalizzazione dei derivati della coca otterrebbe buona parte dei risultati ricercati dalle politiche proibizioniste, e condurrebbe a un modello di produzione agricola meglio integrato, meno concentrato, ed ecologicamente piu' sano.
Sintetizzando, quindi, un rafforzamento del settore legale della coca - quello che viene usato per rifornire i tradizionali mercati locali per i te' e la coca da masticare - offrirebbe un incentivo rilevante per pratiche economiche ed ambientali piu' salutari. Offrendo un sostituto non al raccolto, ma all'uso per cui viene impiegato alla fine, l'industria legale della coca contribuisce gia' alla riduzione dei danni provocati dalla droga, fornendo ai consumatori locali la coca nelle sue forme piu' benefiche e meno dannose.
Un intervento tanto positivo nel mercato del consumo di droga, una cosi' genuina rieducazione della domanda, dovrebbero essere estesi immediatamente a tutto il mondo. Questo e' il motivo per cui gli antiproibizionisti chiedono la revisione della clausola della Convenzione Unica che proibisce il traffico internazionale di foglie di coca, e aiutano i contadini produttori nella loro lotta per trovare un mercato legale per i loro prodotti.