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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 6 febbraio 1991
UN PRIMO PASSO CONTRO L'AIDS, PER IL DIRITTO ALLA SALUTE DI TUTTI.

Nella seduta del 29 gennaio il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato all'unanimita' la mozione n.63, presentata dal consigliere antiproibizionista Enzo Cucco e sottoscritta da altri undici consiglieri appartenenti a ben sette gruppi consiliari (Verdi, Misto-Sole che ride, Dc, Pci, Lega Nord, Psdi, Dp). Il documento da' mandato alla Giunta Regionale di predisporre e presentare al Consiglio, entro trenta giorni, un progetto di iniziative per l'immissione sul mercato delle siringhe monouso autobloccanti (mediante distributori automatici, unita' mobili, allargamento dei punti vendita) e per l'"immediata" istituzione di centri di accoglienza per le persone tossicodipendenti, aperti 24 ore su 24.

Gli antiproibizionisti ritengono che l'importanza della mozione stia proprio nella contestuale richiesta di strumenti - la siringa autobloccante - atti a contenere la diffusione dell'AIDS (evitando lo scambio della siringa) e di strutture tali da permettere un contatto non repressivo con le persone tossicodipendenti, evitando un'emarginazione pericolosa per se' e per gli altri (la guerra del Golfo non deve farci dimenticare la guerra mafiosa in atto nel Meridione e le continue violenze legate al mondo della droga riportate, peraltro, ogni giorno dai media).

E' proprio su tale impostazione che la Lista Antiproibizionista ha stilato un appello sottoscritto da decine di operatori qualificati (fra gli altri Don Luigi Ciotti e tutti i primari dell'Ospedale Amedeo di Savoia, centro regionale per il trattamento delle malattie infettive). L'appello richiedeva non solo l'approvazione della mozione ma anche un'intervento delle istituzioni regionali presso il Ministero della Sanita' per l'immissione sul mercato delle siringhe autobloccanti (il decreto attuativo risale all'aprile 1990).

Ebbene, lo stesso 29 gennaio la Commissione nazionale per la lotta all'Aids ha annunciato che dal primo luglio verranno posti in commercio 123 milioni di siringhe autobloccanti al prezzo di quelle gia' esistenti. Tutto bene dunque? Non proprio.

Due sono le nostre preoccupazioni:

1) la Giunta Regionale pare intenzionata ad installare entro marzo i distributori automatici (poco impegnativi) ma a procrastinare a data indefinita i centri di accoglienza (che comportano problemi non indifferenti sia a livello organizzativo sia di preparazione del personale); non vorremmo che qualche distributore rappresenti l'unica realizzazione dietro un'unanimita' di facciata;

2) nessun tossicodipendente acquistera' una siringa autobloccante se rimarranno in circolazione le siringhe normali. L'iniettore di droga effettua vari "risucchi" (pompaggi) per essere sicuro di essersi iniettato l'intera dose; inoltre l'uso dell'autobloccante comportera' il nascere di un dubbio, infondato ma reale: "E se sbaglio il primo buco?"; l'iniettore di droga e' legato ad abitudini radicate. Pertanto, porre in vendita le autobloccanti allo stesso prezzo di quelle normali rappresenta una misura positiva ma non risolutiva. Occorre che le amministrazioni regionali e comunali prenotino subito le nuove siringhe e i distributori automatici favorendo cosi' un abbassamento dei costi di produzione ed una diffusione capillare; esperimenti sporadici (come quello di Modena) sono apprezzabili ma non significativi.

Un'ultima, importante, precisazione: le siringhe usate dai tossicodipendenti sono definite monouso (pur permettendo il loro riutilizzo); le siringhe monouso autobloccanti (che permettono una sola iniezione) non sono ancora in commercio.

Enzo Cucco

Consigliere antiproibizionista alla Regione Piemonte

 
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